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Seregno, Rossi: “Zona gialla non vuol dire liberi tutti. Serve buonsenso”

Scende ancora il numero di persone positive al Covid a Seregno. Attualmente sono 351 (2477 da inizio emergenza), con 200 cittadini in isolamento domiciliare.

alberto rossi sindaco seregno

Scende ancora il numero di persone positive al Covid a Seregno. Attualmente sono 351 (2477 da inizio emergenza), con 200 cittadini in isolamento domiciliare.
Una nuova vittima purtroppo si aggiunge al troppo lungo elenco di questa seconda ondata, arrivato ormai a 40. “Mando come sempre un grande abbraccio alla famiglia, a nome di tutta la nostra comunità” ha commentato il sindaco Alberto Rossi. Le classi in quarantena a Seregno sono 7, di cui 6 alla Scuola dell’Infanzia S. Ambrogio, e una alle Manzoni (medie).
Nel fine settimana appena trascorso, il primo in area gialla, il centro del comune brianzolo, come in tante città italiane, era animato da moltissime persone alla prese con gli acquisti natalizi o più semplicemente per una passeggiata nelle vie dei negozi. “Non mi metto a buttare la croce addosso a nessuno: è più che evidente che se si mettono in atto tutte le misure per portare gli italiani a muoversi in questo periodo prenatalizio, dal cashback in poi, non possiamo criticare il fatto in sé di uscire per negozi o altro. Ma nello stesso tempo, non possiamo permetterci di ragionare in maniera semplicistica come se potessimo fare tutto quanto non è espressamente vietato. – ha sottolineato Rossi –  La responsabilità personale dei comportamenti di noi cittadini va oltre il “se non è vietato lo faccio”: zona gialla non vuol dire liberi tutti e abbassare la guardia, comportandosi come se nulla potesse succedere. Possiamo uscire, certo, ma se un locale è già affollato magari ci penso prima di entrare. A Natale, se si sta tutti bene, non è vietato avere a pranzo una persona che magari vive da sola, nel rispetto delle normative. Ma non è il Presidente del Consiglio, il Presidente di Regione o il Sindaco che deve vietarci di pranzare o fare cenoni in 15 o più: è il buonsenso che ce lo sconsiglia, proprio per prenderci cura delle persone con cui più vogliamo stare, quelle a cui vogliamo bene. Non è ancora finita, dobbiamo essere prudenti, e ogni nostra scelta e attenzione conta ed è importante, per noi e per gli altri. Anche a Natale”.
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