“Capiamo le difficoltà legate all’emergenza sanitaria e le complessità legate ai protocolli anti Covid. Quello che chiediamo, tuttavia, è una maggior attenzione ad un problema concreto e per nulla superfluo, che non è ancora stato risolto”. È quanto hanno dichiarato diversi genitori, i cui figli o figlie frequentano la scuola materna di via Donizetti a Varedo. L’oggetto del contendere, che vede al centro della bagarre le famiglie, la dirigenza scolastica e l’amministrazione Vergani è il passaggio da cui, ogni mattina, i bambini entrano a scuola: il giardino esterno della materna, che con il sopraggiungere della brutta stagione sta causando non pochi problemi a causa del fango.
I FATTI
L’emergenza sanitaria in corso ha purtroppo ribaltato diverse convenzioni e ha poi reso necessario trovare soluzioni alternative, che non sempre vengono percepite come comode o apprezzabili da tutte le parti in causa. È questo il caso delle scuole: “Durante l’incontro avvenuto il 6 ottobre – spiega l’assessore all’Istruzione Laura Caldan all’interno di un documento mandato ai genitori – abbiamo sottolineato come il Documento di Indirizzo e orientamento per la ripresa delle attività in presenza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia, approvato il 3 agosto 2020 e valido per tutte le Regioni di Italia, indichi come preferibile l’organizzazione di una zona di accoglienza all’esterno“. Questo, in buona sostanza, il motivo della scelta, che come spiega l’amministrazione comunale, è stata presa dalla dirigenza scolastica a cui compete l’organizzazione e la gestione della scuola.
In tal senso i genitori tornano a dirsi consapevoli e comprensivi, circa le difficoltà affrontate dalla dirigenza. “Tuttavia – sottolineano – ci sono modi e modi per affrontare un problema. E quello di attraversare un intero giardino in mezzo al fango, tra l’altro con il rischio di cadere, non è certo il migliore”
A riconoscerlo non ci sono solo i genitori, rei secondo la dirigenza di essere l’oggetto “di innumerevoli lamentele”, ma c’è anche l’assessore: “La scelta di accedere alla scuola dal giardino – spiega la Caldan nella stessa lettera indirizzata ai genitori – è stata riferita dal dirigente nel mese di luglio, su proposta delle docenti. Mentre io avevo a tempo debito evidenziato le difficoltà legate al fango e al freddo, ma l’Istituto si aspettava comprensione da parte delle famiglie data la situazione dettata dalla contingenza e dalla temporaneità”.
Una comprensione che non è arrivata. “Di certo – puntualizzano alcuni genitori – non dopo le risposte e le proposte anodine che abbiamo ricevuto. Ad esempio, anziché proporre un ingresso a sorteggio e a ore separate dei bambini, come mai non è stata prevista una passerella così da rendere il passaggio più agibile e sicuro?”
La risposta arriva chiara e concisa, dall’assessore Caldan: “Durante uno degli ultimi incontri ci siamo impegnati a trovare delle soluzioni per creare un camminamento nel pieno rispetto delle richieste della scuola e delle necessità dell’utenza. Il sistema individuato – chiarisce -, è molto oneroso e prevede l’utilizzo di mezzi pesanti, la cui presenza preclude il passaggio per un paio di settimane. Per tali motivazioni si potrà procedere con i lavori soltanto durante la pausa natalizia“.
Ai nonni e ai genitori che accompagnano i bambini, a quanto pare, non resta che sperare o meglio aspettare, la ripresa di gennaio. “Siamo certi – puntualizzano alcuni genitori – che la dirigenza scolastica e l’amministrazione comunale abbiano a cuore le nostre esigenze e che, capita la concretezza del problema, intervengano in modo puntuale per risolvere tutto. Non capiamo tuttavia perché tali provvedimenti non siano stati presi prima“.
Voci di corridoio dovrebbero confermare quanto asserito dall’assessore Laura Caldan: i lavori per l’attraversamento pedonale sarebbero stati approvati e quindi sarebbero pronti a partire al più presto. Forse durante le festività…
