Politica

Dpcm Natale: stretta sugli spostamenti tra Regioni e seconde case

Il premier Giuseppe Conte entro questa notte dovrebbe firmare il documento che regolerà spostamenti e limitazioni per le prossime festività.

conte premier

Oggi dovrebbe essere il giorno tanto atteso del Dpcm Natale 2020. Il premier Giuseppe Conte entro questa notte dovrebbe firmare il documento che regolerà spostamenti e limitazioni per le prossime festività.

Natale e Capodanno saranno “blindati, la bozza del decreto, infatti, prevede che non ci si potrà spostare dal proprio comune di residenza salvo motivi urgentissimi. Dal 21 dicembre al 6 gennaio blocco anche tra le Regioni e divieto di raggiungere le seconde case seppur in zona gialla.

“Con il prossimo Dpcm dobbiamo continuare con misure serie e rigorose – ha detto ieri il ministro della Salute Roberto Speranza -. Due le priorità: mantenere la classificazione delle Regioni in tre fasce di rischio perché l’impianto di fondo è corretto e sta funzionando, e rinforzare le limitazioni previste che dovranno essere rinforzate anche in un coordinamento europeo che diventa indispensabile: quindi vanno limitati il più possibile i contatti non indispensabili tra le persone”.

Il 25, il 26 dicembre, e l’1 gennaio saranno comunque sempre permessi i rientri alla propria residenza, domicilio o abitazione.

Resterà in vigore il coprifuoco alle 22 alle 6 dal 4 dicembre al 6 gennaio. Nessuna deroga per la notte di Natale, per quella di San Silvestro e per il giorno dell’Epifania. Punto di domanda sui ristoranti per i quali si prevedono limitazioni di aperture e di orari. Confermato, invece, il divieto di apertura degli impianti sciistici e delle piste da sci.

“Leggere un Decreto Legge a sorpresa che impedirà, il 25 e 26 dicembre e il 1 gennaio, lo spostamento dei cittadini fra Comuni della stessa regione anche solo per andare a visitare genitori e figli, mentre si discute di un Dpcm che non ha recepito nessuna delle indicazioni offerte dalle regioni, è un fatto ’lunare’; in perfetta contraddizione con le dichiarazioni sulla leale collaborazione fra Stato e Regioni”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. “Bene ha fatto la Conferenza delle Regioni – ha concluso Fontana – ad assumere una posizione di forte critica verso contenuti e metodo imposti dal Governo con un decreto legge notturno che impedisce di dare alcun parere su un Dpcm contraddittorio e non modificabile”.

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