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Covid, allarme assembramenti. Primo giorno di area gialla: il Governo valuta nuova stretta

Per le giornate più a rischio potrebbero esserci nuove limitazioni agli spostamenti, salvo qualche deroga per i piccoli comuni (con meno di 5mila abitanti).

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Tutta l’Italia zona rossa e arancione a Natale. Al vaglio del Governo ci sarebbero nuove restrizioni per il periodo natalizio. Per le giornate più a rischio potrebbero esserci nuove limitazioni agli spostamenti, salvo qualche deroga per i piccoli comuni (con meno di 5mila abitanti).

Ieri, primo giorno di fascia gialla per molte regioni, Lombardia inclusa, sono state centinaia le vie dello shopping prese d’assalto dai cittadini per gli acquisti. Anche a Monza si è potuto assistere a interminabili fila di residenti e non solo che, con mascherina e compostezza, hanno animato i negozi.

Secondo il governatore della Lombardia Attilio Fontana, gli assembramenti visti anche a Milano durante il finesettimana appena trascorso “rischiano di mettere in gioco tutta la fatica fatta in questi mesi“. “Sono stati difficili, duri, settimane durante le quali abbiamo dovuto rinunciare a gran parte della nostra libertà – ha detto a “Mattino 5” -. Adesso quello che viene letto come un via libera rischia di rovinare tutto. Sono un po’ preoccupato“.

Nelle prossime ore un vertice tra capi delegazione, ministri e Cts dovrebbe prendere una decisione.

“Le foto delle folle di ieri sono ingiustificabili, da irresponsabili. Comprendo la voglia di uscire, ma basta entrare in un ospedale per capire in che condizioni ci troviamo. Con questi numeri ogni giorno dovrebbe essere lutto nazionale, altro che assembramenti” ha commentato il ministro Francesco Boccia.
“Dirò una cosa impopolare, sono contrario agli allentamenti per le prossime festività, sarebbe da irresponsabili. Se servono chiarimenti sui piccoli comuni e precisazioni, anche con norme, per consentire i passaggi tra piccoli comuni limitrofi o confinanti si faranno. Ma aprire un dibattito politico per aprire i confini dei comuni come se fossero tutti uguali, e le stesse province, è da irresponsabili. Chi vuole aprire tutto se ne assuma la responsabilità, il Parlamento è sovrano. Io continuo ad essere contrario all’apertura indiscriminata tra comuni. In Germania (con numeri nettamente inferiori ai nostri) si pensa addirittura ad un nuovo lockdown per evitare una terza ondata tra gennaio e febbraio e noi continuiamo a fare un dibattito surreale sullo spostamento tra Comuni per soli tre giorni?” ha detto Boccia in un videocollegamento con la Giornata Internazionale della Montagna.
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