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Cesano Maderno, i sogni e le esigenze del Villaggio Snia in un sondaggio social

A lanciare l'idea un ex candidato sindaco, Matteo Gavioli: in 300 hanno risposto alle sue domande, la maggioranza vuole più sicurezza e più decoro.

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Più sicurezza e più cura delle aree verdi e degli spazi pubblici. Sono queste le richieste che emergono da un sondaggio indetto sul gruppo Facebook “Quelli della Snia!”, dedicato appunto alla omonima frazione di Cesano Maderno, e a cui hanno partecipato circa 300 persone.

L’iniziativa, lanciata dal fondatore del gruppo Matteo Gavioli, aveva l’obiettivo di identificare le principali esigenze di quello che è un quartiere “difficile” di Cesano, da sempre caratterizzato da forte immigrazione, un po’ isolato rispetto al cuore della città, in vista delle prossime elezioni amministrative del 2022.

La volontà, ha spiegato, era quella di poter già preparare alla futura giunta un manifesto dei bisogni della Snia, per farla tornare a essere un centro vivo di coesione sociale, dopo anni in cui sembra essere stata dimenticata dalle varie amministrazioni: un’osservazione in cui forse si intuisce del rimpianto, dato che lo stesso Gavioli si era candidato sindaco alle amministrative nel 2012, con la lista civica “Uniti per cambiare Villaggio Snia”.

Oltre alla sicurezza (indicata come priorità dal 23,7% dei partecipanti) e alla cura del pubblico (15,7%), gli abitanti del Villaggio desidererebbero anche un maggior monitoraggio dei flussi migratori (15,3%) e una migliore viabilità e manutenzione delle strade (6,7%). Seguono poi richieste di tipo aggregativo e sociale, dalla creazione di progetti dedicati all’aggregazione giovanile (5,9%) a quella di aree per lo sport e il benessere (5,7%), fino alla promozione di feste ed eventi culturali (5,6%) e l’istituzione di un’area cani (4,8%). Importanti anche le richieste di rivalutazione del centro storico (5,8%), potenziamento del trasporto pubblico (5,5%) e di fondi per istruzione ed edifici scolastici (5,3%).

“Il bene del Villaggio Snia è stato l’ultimo dei pensieri e delle priorità per tutte le diverse amministrazioni comunali che si sono succedute nel corso dei decenni, di ogni credo e colore politico- commenta Gavioli -. Ad essere ancora più tragico e preoccupante è che le giovani generazioni via via stanno abbandonando il Villaggio per andare a vivere e creare il proprio nucleo famigliare in quartieri o in città dove i servizi, la vita sociale, gli eventi e gli esercizi commerciali non mancano. Un dato di fatto che rischia di compromettere il futuro del nostro quartiere, che si sta letteralmente svuotando con l’inevitabile passare del tempo, fattore inesorabile che si sta portando via molti di coloro che hanno fatto la storia della frazione. Spero che l’esito di quest’analisi delle richieste dei cittadini possa servire da monito a chi vincerà le elezioni nel 2022: abbiamo fatto questo in tempi non sospetti, e davvero difficili, per provare a entrare concretamente nelle agende dei politici della nostra città, non solo nei classici e fittizi programmi pre-elettorali che servono solo da specchietto per le allodole nei confronti di indecisi e creduloni. Personalmente qui sono cresciuto e mi sento sicuro, ma è evidente come serva praticamente tutto: da un’assenza preoccupante di tutto ciò che concerne la cultura e gli eventi aggregativi come sagre e feste di paese, che come gruppo promuovemmo e organizzammo con molta fatica nel 2013, a un’area cani o un piccolo centro per attività sportive, che potrebbero essere luoghi molto utili post-pandemia per rivivere insieme nuove e vecchie relazioni, al potenziamento del trasporto pubblico, che vede molto spesso molte persone e anziani del paese aspettare per ore inutilmente bus che non arrivano mai, come un controllo più severo e importante a contrasto dello spaccio di stupefacenti che troppo spesso inquina i nostri parchi e le nostre strade. Per non parlare del centro storico, una volta vera avanguardia stilistica e architettonica, oggi diroccato in maniera vergognosa e svalutato a livello immobiliare. Non voglio infine dimenticare l’importante lavoro dei negozianti e degli imprenditori che resistono in un Villaggio sempre meno vivo, energie profuse molto importanti per mantenere un livello minimo ed essenziale di servizi di vicinanza, sempre più fondamentali in questo momento di pandemia globale soprattutto per i più fragili: mi auguro che vengano istituite misure di promozione e sostegno per garantirne la sopravvivenza e la fruttuosità del loro lavoro”.

In apertura, una foto di repertorio scattata al Villaggio Snia

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