Attualità

Monza, auto in sosta sulle corsie ciclabili di Via Borgazzi: per i ciclisti uno slalom pericoloso

Un gesto incivile, ma anche pericoloso che costringe i ciclisti della città a slalom continui in una delle strade più trafficate del comune.

auto su bike lane 1 mb

Ci sono anche macchine parcheggiate e veicoli in sosta sulle bike lane di Monza. Alcune con le quattro frecce, altre con il conducente al volante, altre ancora “tranquillamente” ferme sulle corsie che spettano ai ciclisti. Questo è il quadro che emerge dalle cosiddette “bike lane” o “corsie ciclabili pop-up” di via Borgazzi, le piste tracciate su strada, attualmente in fase di sperimentazione. Un gesto incivile, ma anche pericoloso che costringe i ciclisti della città a slalom continui in una delle strade più trafficate del comune.

Il modello Bike Lane

Hanno una storia relativamente breve le bike lane a Monza. Introdotte dalla giunta Allevi in fase di sperimentazione le scorse settimane, erano state chieste da diverse associazioni ambientaliste, tra cui Monza in Bici e Fridays For Future MB. Il modello di riferimento per gli amanti della mobilità dolce era stato il Comune di Milano, che nel pieno dell’emergenza Covid-19 aveva introdotto per disincentivare l’uso delle automobili, una serie di corsie ciclabili “leggere”, le bike lane appunto, realizzabili in tempi relativamente brevi e con costi contenuti. Il modello bike lane era arrivato, pur con qualche perplessità, anche nel Decreto Rilancio che ne aveva dato per la prima volta nel nostro Paese la definizione: “corsia ciclabile e parte della ordinaria corsia veicolare, con destinazione alla circolazione dei velocipedi”.

A denunciare la presenza dei veicoli sulle corsie di via Borgazzi alcuni dei nostri lettori, ma anche post social su pagine personali e gruppi Facebook. Segnalazioni da noi verificate e tristemente vere.

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