Sociale

Adozioni in rete, via al progetto che unisce il mondo delle associazioni familiari

L'obiettivo dell'iniziativa, promossa anche da "Genitori si diventa" e "Le radici e le ali", realtà presenti da anni in Brianza, è favorire lo scambio di idee e la partecipazione delle diverse componenti coinvolte in una tematica così delicata.

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Solo i prossimi mesi e, forse, anni ci diranno se il passaggio del Covid-19 su questa Terra, avrà davvero determinato una sorta di rottura di sistema, cioè un cambiamento radicale tale da dividere la storia della nostra epoca tra un prima e un dopo. Di sicuro la pandemia ha modificato, per il momento, il nostro modo di relazionarci e, in molti casi, di lavorare, comprare ed agire.

Il concetto vale anche per una tematica di cui si parla poco. Anche in questi ultimi mesi dominati dalla pandemia. Si tratta delle adozioni. Le associazioni, attive da anni in Lombardia e a Monza e in Brianza nel delicato e complesso lavoro di accompagnamento e sostegno alle famiglie adottive, infatti, in parte hanno dovuto rivedere, a causa del Covid-19, il proprio modus operandi. Che, normalmente, visto anche il primario bisogno di tutelare i diritti dell’infanzia, è basato su rapporti e relazioni umani da costruire e rafforzare in presenza.

La quasi totale impossibilità di vedersi di persona ha portato il vasto mondo delle associazioni familiari che si occupano di adozioni, da quelle nazionali a quelle internazionali, da quelle piene o legittime a quelle in casi particolari, verso nuove possibilità operative. Che vanno nella direzione di costruire percorsi comuni tra le diverse realtà presenti anche sul nostro territorio.

IL PROGETTO “ADOZIONI IN RETE”

L’iniziativa, finanziata dal Bando Volontariato di Regione Lombardia 2020, nasce dalla volontà di un gruppo di associazioni lombarde che, grazie anche all’impegno di centinaia di volontari, si occupano di connettere, informare, sostenere ed accogliere le famiglie adottive.

L’ente capofila è l’Associazione Famiglie Adottive Insieme per la Vita (Afaiv APS) di Arcisate (VA). Tra le associazioni partner, la Brianza ha un ruolo importante. Ci sono infatti “Genitori si Diventa” con le sezioni di Monza e Como e “Le Radici e le Ali” di Desio e Paderno Dugnano insieme a “Il Nuovo Nido” di Ospitaletto (Brescia), Polaris di Caselle Lurani (Lodi), “Raccontiamo l’Adozione” di Lecco. Collaborano al progetto anche “Genitori di Cuore” di Pessano con Bornago (Milano) e ALGA di Milano, oltre al Coordinamento nazionale Care a cui la maggior parte delle associazioni partners aderiscono.

“Adozioni in Rete” è concepito come un modo per superare il periodo di lockdown, che ha rallentato molto le attività delle associazioni, fatto calare le iscrizioni e impedito le fondamentali attività in presenza, ma è anche un’occasione per favorire lo scambio di idee, punti di vista e buone prassi per promuovere il dialogo tra le associazioni famigliari e la sperimentazione di nuovi interventi a sostegno delle famiglie.

“Questo progetto è un bel punto di partenza per supportare in modo sempre più condiviso e organizzato l’associazionismo familiare adottivo – afferma Annalisa Miglietta (nella foto in alto), Responsabile della sezione di Monza di Genitori si diventa OdV – l’esigenza di una collaborazione tra realtà associative nasce già prima del lockdown, ma, in quest’anno particolare, si è rafforzata nel tentativo di superare la necessaria chiusura delle nostre sedi operative attraverso nuove occasioni di fare rete… anche a distanza”.

GLI OBIETTIVI

L’impianto alla base delle attività che saranno messe in campo nel corso di tutto il 2021 è praticamente definito. L’intento, infatti, è seguire e sostenere i percorsi adottivi di tutte le componenti delle famiglie e della società interessate, a vario titolo, ad una tematica che comporta un coinvolgimento emotivo e personale tutto da elaborare e difficilmente definibile dalle norme in vigore.

Un percorso, spesso lungo anche anni, in cui a mettersi in gioco sono i genitori, prima e dopo il momento dell’adozione, i figli, nelle diverse fasce d’età e rispettivi bisogni, le famiglie allargate, nonni, zii e fratelli e sorelle, il mondo della scuola, che accoglie ma spesso è impreparato, gli operatori stessi, volontari o professionali, le comunità territoriali e la società più in generale, dove è necessario diffondere una corretta informazione circa l’adozione, le sue particolarità, le sue criticità e i suoi punti di forza.

LE AZIONI

“Nell’ambito del progetto “Adozioni in rete” realizzeremo, già nei primi mesi del 2021, una formazione rivolta ai volontari delle associazioni partners per il supporto a coloro che necessitano di uno spazio di parola, siano essi genitori adottivi o coppie che si avvicinano al mondo dell’adozione – annuncia Miglietta – volontari sempre più preparati, quindi, nelle capacità di accoglienza e di ascolto dell’altro, per garantire un affiancamento di alto livello e omogeneo sui vari territori lombardi”.

“Inoltre vorremmo, appena sarà possibile, tornare ad incontrarci in presenza e organizzare tra noi partners appuntamenti “itineranti” presso le sedi delle varie associazioni per poterci scambiare idee e buone prassi sulle diverse modalità di realizzazione delle iniziative e attività che da anni stiamo portando avanti singolarmente” aggiunge la Responsabile della sezione di Monza di Genitori si diventa OdV, una realtà presente sul nostro territorio da oltre 20 anni.

I traguardi all’orizzonte, insomma, sono ambiziosi. D’altro canto la posta in palio potrebbe diventare ancora più alta nel prossimo futuro. Perché se il Covid-19, con tutte le conseguenti restrizioni e la scia di dolore e morte, avrà effetti a lungo termine sullo sviluppo socio-culturali dei bambini, probabilmente sarà ancora più impattante su fasce d’infanzia più fragili, come quella delle adozioni.

“Con Adozioni in rete vogliamo offrire alle famiglie adottive una rete solidale e attiva, un luogo ri-conosciuto dalla cittadinanza monzese in cui possano ritrovarsi per condividere le gioie e le difficoltà dell’essere genitori, ben sapendo che l’incontro, il confronto, il non sentirsi soli sono ingredienti importanti nell’accompagnare i figli nella crescita – chiarisce Miglietta – tutto ciò con il desiderio di rafforzare ulteriormente la collaborazione con le istituzioni locali e territoriali che da sempre ci sono vicine e sostengono il terzo settore”.

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