Politica

Un altro scontro al casello di Agrate tra 5 Stelle e Lega. Ma il pedaggio per i vimercatesi non cambia

Il grillino Fumagalli chiede un "abbonamento" per i pendolari. Replicano i leghisti Corbetta e Capitanio: "C'è lo sconto del 25% col telepass"

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Nuovo scontro al casello di Agrate della Tangenziale Est, con l’ennesima puntata della polemica sul balzello che tutti vorrebbero togliere (o almeno abbassare) ma che nessuno riesce a cambiare. E che anzi è in lento e continuo aumento, passato a inizio 2018 da 1,70 a 2 euro nonostante la protesta dei 35 sindaci del vimercatese direttamente davanti alla barriera di Agrate e destinato a un ulteriore ritocco nel 2019 per effetto degli adeguamenti tariffari delle autostrade previsti dal governo, poi rimandato per due volte da Serravalle fino al 2020 e tuttora non applicato.

 

Il materiale per la contesa politica non manca tra le rivendicazioni del territorio vimercatese di aver già ripagato con anni di pedaggi il proprio tratto di tangenziale e le ragioni societarie di Milano Serravalle Tangenziali spa controllata all’82,4% da Regione Lombardia e, dallo scorso 29 luglio, al 13,5% dal gruppo delle ferrovie nord Fnm spa. E nei giorni scorsi sulla questione sono tornati a farsi sentire su fronti opposti il Movimento 5 Stelle e la Lega.

“Il casello di Agrate è una spina nel fianco per tutti coloro che dal vimercatese e meratese quotidianamente si  spostano verso Milano per motivi di lavoro. È  un balzello di 4 euro al giorno che molti evitano uscendo prima dalla tangenziale e intasando la viabilità ordinaria”, è l’intervento del consigliere regionale 5 Stelle, Marco Fumagalli, che lamenta come siano insufficienti gli sconti previsti da Serrevalle per i possessori di telepass che passano frequentemente dal casello di Agrate. Fumagalli indica come modello il sistema svizzero dell’adesivo da attaccare al parabrezza che con 42 euro l’anno permette di circolare sulla rete autostradale.

“Gli sconti praticati da Serravalle appaiono ancora più ridicoli se paragonati agli ingenti utili della società che sono di decine di milioni di euro l’anno. Regione – aggiunge Fumagalli – dovrebbe avere più coraggio nell’aiutare questi pendolari almeno fino a quando non verrà realizzato il collegamento metropolitano tra Vimercate e Agrate”. Il grillino propone che venga prevista la possibilità di un “abbonamento” dedicato ai pendolari vimercatesi come “gesto di attenzione nei confronti di un territorio che tanto ha dato e poco ricevuto”, ma pure per evitare che i soldi raccolti al casello di Agrate “servano per realizzare Pedemontana che impatta negativamente sul territorio brianzolo. Eventualmente – conclude il consigliere regionale 5 Stelle – tale “abbonamento” potrebbe terminare una volta realizzato il collegamento mediante metrotramvia con Cologno Nord in modo che i pendolari siano disincentivati all’uso della tangenziale e convergano sui parcheggi di interscambio del vimercatese”.

Ce n’è abbastanza per riaccendere la polemica e a stretto giro è arrivata la replica dai rappresentanti della Lega brianzola tanto in Parlamento, con il deputato Massimiliano Capitanio, quanto dal Consiglio regionale, con Alessandro Corbetta. “Mentre la Lega di governo stanziava 1 miliardo per la metropolitana in Brianza, i grillini buttavano al vento 250 milioni per i monopattini elettrici, senza contare i miliardi sprecati per i banchi a rotelle – si legge in una nota diffusa da Capitanio e Corbetta -. Evidentemente c’è un approccio diverso ai temi della mobilità. Sul casello di Agrate-Vimercate, storica battaglia della Lega, già da settembre del 2019 avevamo chiesto e ottenuto l’estensione anche ai possessori di telepass dello sconto mensile del 25% per tutti gli utenti che effettuano più di 20 passaggi al mese alle barriere di Vimercate della A51: l’avvento del Covid-19 non consente, al momento, di misurare l’efficacia concreta di questa opportunità, che ancora pochi sfruttano”. E poi la questione della recente aggregazione di Serravalle con Fnm che “Fumagalli dimentica: se vogliamo parlare seriamente, sarebbe il caso di iniziare un dialogo con i nuovi proprietari, anziché fare comunicati stampa senza capo né coda su fantomatici abbonamenti. Nel frattempo bussi al suo governo”.

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