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Sicurezza stradale, in calo gli incidenti. In Brianza l’8,3% dei sinistri lombardi

La provincia brianzola sarebbe, insieme a Milano, Bergamo, Lecco, e Varese, l'unica ad avere indici di lesività (feriti ogni 100 incidenti) inferiori alla media regionale di 136,4.

Incidente Vigili del Fuoco (3)

In Lombardia le vittime da incidente stradale sono diminuite del 22% tra il 2010 e il 2019. Lo stesso calo si è registrato anche in Italia”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale, Riccardo De Corato, introducendo i lavori in videoconferenza della 10 giornata regionale della sicurezza stradale. Nel corso dell’appuntamento sono stati diffusi i dati di Polis Lombardia sull’incidentalità stradale nelle varie province lombarde.

Nella provincia di Monza e Brianza si registrano l’8,3% dei sinistri dell’intera regione. Nella classifica condotta la Città metropolitana di Milano è al primo posto, dove si concentra il 41,8% degli incidenti.

La provincia brianzola, sempre secondo lo studio, sarebbe, insieme a Milano, Bergamo, Lecco, e Varese l’unica ad avere indici di lesività (feriti ogni 100 incidenti) inferiori alla media regionale di 136,4.

“Per contenere la diffusione del virus – ha sottolineato l’assessore – sono stati adottati provvedimenti restrittivi per l’utilizzo dei mezzi pubblici. Molte amministrazioni locali hanno creato, in poco tempo, chilometri di nuove piste ciclabili restringendo le carreggiate di grandi strade e delimitando i percorsi dedicati ai velocipedi con la sola segnaletica orizzontale. Questa metodologia e l’assenza di una effettiva barriera fisica, non è la soluzione più idonea a salvaguardare la sicurezza di pedoni e ciclisti. A peggiorare la situazione, questa estate abbiamo visto i monopattini elettrici sfrecciare ovunque, condotti soprattutto da irresponsabili che, non curanti delle regole del codice della strada, hanno messo in pericolo pedoni, ciclisti e automobilisti. Senza la costante vigilanza delle forze di Polizia e delle Polizie locali sulle strade, non riusciremo mai a vincere la sfida con l’insicurezza stradale fatta – ha concluso De Corato – di distrazione, velocità, alcol e anche di indifferenza”.

INCIDENTI DOVE AVVENGONO – Le strade urbane contano meno di un morto ogni 100 incidenti, contro 2,6 delle autostrade e 3,7 delle altre strade extraurbane. In particolare, nel 2019, sulle strade urbane lombarde si sono verificati il 77% del totale degli incidenti, che hanno causato il 74% dei feriti e il 43% dei morti. Le autostrade concentrano, invece, circa il 7% di incidenti e feriti, e l’11% dei morti. Sulle altre strade extraurbane si verificano il 17% del totale degli incidenti, il 20% dei feriti e il 46% dei morti.

INCIDENTALITA’ CON PEDONI COINVOLTI – Il fenomeno degli incidenti stradali con pedoni coinvolti in Lombardia continua ad essere particolarmente gravoso: nel 2019 si son registrati più di 4.000 incidenti che hanno provocato 4.205 feriti e 96 morti.

Nel 2019 il numero di pedoni morti è pari a circa il 22% del totale dei decessi per incidente stradale in Regione Lombardia, mentre a livello nazionale tale rapporto è pari a circa il 17%.

Si registra un incremento di circa l’1% rispetto al 2010 e di circa il 5% rispetto al 2018 nel numero di incidenti e feriti. Per quanto riguarda i pedoni deceduti, al contrario, si registra una lieve diminuzione rispetto al 2010 (-1%) e all’anno precedente (-4%). Tale risultato, comunque, è ancora ben lontano dall’obiettivo del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS). Nel 2019, il costo sociale degli incidenti stradali a pedoni ammonta a più di 360 milioni di €, ovvero circa il 12,6% dei costi totali per incidente stradale in Lombardia.

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