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Monza, il grido di aiuto della storica palestra Ronin: “Tasse troppo alte, rischiamo di chiudere”

Queste le parole di Fabio Contento, che gestisce la palestra monzese. Il timore è quello di non riuscire a salvare l'attività dopo l'emergenza Covid-19.

palestra ronin 1

Un grido di aiuto, messo nero su bianco, senza polemiche ma con qualche nota amara. E’ questo ciò che emerge dalle parole di Fabio Contento, gestore della storica palestra Ronin di via Savonarola a Monza, che nei giorni scorsi ha segnalato al primo cittadino del Comune, Dario Allevi, le non poche difficoltà che il centro sta vivendo a seguito dell’emergenza Covid-19. Difficoltà che ora si uscirono all’amarezza dell’essere stati dimenticati. Secondo Contento, infatti, arriverebbe proprio dal Comune la “delusione più grande“: una tassa rifiuti salata, troppo alta rispetto agli effettivi mesi di attività.

Il messaggio al Sindaco 

“Ho scritto al Sindaco, prima privatamente e poi con un post Facebook, raccontando la nostra storia – ci racconta Fabio Contento. – In questi anni il nostro rapporto con l’amministrazione è sempre stato positivo, non è mia intenzione fare polemica. Non ho mai creduto molto ai “ristori” dello Stato ed i fatti mi stanno purtroppo dando ragione, ma nella amministrazione della mia città ho sempre confidato ed è proprio da qui che invece devo incassare la delusione più grande. Ho ricevuto infatti in questi giorni la lettera con 2° rata e conguaglio della tassa dei rifiuti che complessivamente avrà un importo inferiore del 15% rispetto all’anno 2019. Eppure nell’anno 2020 la struttura è stata chiusa dal 24 febbraio al 31 maggio ed ora è chiusa dal 26 ottobre probabilmente fino a fine anno. In totale fanno 5 mesi e 2 settimane in cui non c’è stata nessuna produzione di rifiuti ai quali aggiungo agosto in cui siamo stati chiusi per quasi tutto il mese. Il 15% in meno di tassa mi sembra troppo poco rispetto a quasi il 50% di non utilizzo del servizio. Non è proprio possibile fare qualcosa? Non è una sterile polemica, ma un grido disperato”.

Una scatto degli allievi della palestra al 23 ottobre 2020, in cui era garantito il corretto distanziamento.

Contento: “Rischiamo di non farcela”

Luogo di sport e centro di aggregazione, la Palestra Ronin di Monza nel 2021 spegnerà 49 candeline. Ad un passo dal mezzo secolo di attività, bussa però alla porta del centro la paura più grande: quella di dover chiudere i battenti a causa delle basse iscrizioni, ma costi molto elevati.  

“Una palestra come la nostra viaggia ad anno scolastico – prosegue Contento. – Questo settembre 2020 abbiamo permesso l’utilizzo dei voucher della stagione precedente, incassando quindi pochissimo. A giugno abbiamo riaperto con tante spese, anche di sanificazione. Molte persone erano spaventate e lo sono ancora adesso: prima dell’arrivo della zona rossa e quindi dell’ennesima chiusura, avevamo registrato – 40% di presenza”.

“Non abbiamo avuto nessun aiuto economico fin ad ora e la mia paura è che il prossimo sarà l’ultimo anno di attività – conclude Fabio Contento. – Forse mi sono aggrappato ad un’illusione che poi alla fine non ha retto: un aiuto dal mio Comune. Quando ho letto che la riduzione della tassa rifiuti era solo del 15% è stata l’ennesima botta. Ho esposto il problema, ma ancora non ho ricevuto risposta. Ci tengo a dire che le mie non sono parole di rabbia. Vengono dal cuore e sono frutto di una grande delusione”. 

I chiarimenti del Comune 

“Il 15% di riduzione è ciò che il bilancio permette – chiariscono dal Comune. – Fare delle scelte è difficile e si è agito dove si poteva. Ovviamente qualora si aprissero delle nuove disponibilità economiche si attueranno ulteriori manovre a favore delle attività, delle imprese e dei cittadini monzesi”.

 

Nell’articolo alcuni scatti presi dalla pagina Facebook della palestra Ronin. 

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