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Monza, blitz anti droga: smantellata la centrale di spaccio a Sant’Albino e identificati 8 giovanissimi

Otto agenti del Nost, Nucleo Operativo Sicurezza Tattica, e dell’Ufficio di Polizia Giudiziaria, col supporto di un drone e dell'unità cinofila hanno messo sotto scacco l'area agricola in via Giovanni delle Bande Nere.

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Nuovo blitz anti droga a Monza: venerdì scorso, otto agenti del Nost, Nucleo Operativo Sicurezza Tattica, e dell’Ufficio di Polizia Giudiziaria, supportati dalle riprese dall’alto di un drone e dall’unità cinofila hanno messo sotto scacco l’area agricola in via Giovanni delle Bande Nere, nel quartiere Sant’Albino.

Fermate e identificate 8 persone

A seguito delle numerose segnalazioni dei residenti e dopo aver messo sotto controllo l’area agricola, vasta e ‘protetta’ dalle piante di granoturco e da una fitta boscaglia, nel primo pomeriggio di venerdì 31 ottobre il Comando di Polizia Locale ha deciso di intervenire. Gli agenti sono penetrati nel campo simultaneamente da due punti, da via Sardegna e da via Giovanni delle Bande Nere. I giovani presenti hanno provato a darsi alla fuga, alcuni a bordo di un ciclomotore e di una bicicletta, altri a piedi. Gli agenti hanno fermato cinque cittadini italiani, di cui uno minorenne. Dopo oltre mezz’ora sono stati individuati, grazie alla presenza di Narco, altri tre giovani maggiorenni italiani che erano riusciti a fuggire e si erano nascosti all’interno del campo di granoturco, così come risultava anche dalle riprese del drone. Tutti, residenti a Monza e Brugherio di età compresa tra i 18 e i 22 fatta eccezione per un 17enne, sono stati identificati e questa operazione, con lo smantellamento della “centrale dello spaccio”, è risultata fondamentale per riprendere il controllo dell’area.

La centrale dello spaccio

All’interno della boscaglia gli agenti hanno scoperto un’area attrezzata con tavolini, sedie e un telo come tettoia. Qui sono state rinvenute un’accetta, un forcone, una ricetrasmittente accesa, uno zaino abbandonato con evidenti tracce di cannabinoidi e un portafoglio vuoto (probabilmente entrambi svuotati prima dell’arrivo degli agenti) e modeste quantità di sostane stupefacenti. Una seconda ricetrasmittente è stata ritrovata in una zona più lontana dall’area, accesa sullo stesso canale dell’altra. Tutto fa pensare che l’area fosse utilizzata per lo spaccio di sostanze stupefacenti, con una organizzazione che ne controllava l’accesso. Il Comando di Polizia Locale ha provveduto a darne notizia all’Autorità Giudiziaria mediante apposita comunicazione a carico di ignoti. Al termine dell’attività della Polizia Locale l’area è stata ripulita e sgomberata dall’operatore del servizio di igiene urbana.

Più tecnologia, più uomini, più sicurezza

“Investire risorse per dare alla Polizia Locale nuovi strumenti tecnologici per migliorare l’efficienza e la preparazione delle nostre donne e uomini in divisa significa investire sulla sicurezza dei cittadini”, spiega l’Assessore alla Sicurezza Federico Arena. “Questa operazione dimostra la bontà della scelta di orientare sempre di più l’attività di Polizia Locale anche verso un ruolo di moderno agente di Polizia. In questa operazione l’appoggio del drone è stato decisivo a prova del fatto che la tecnologia è fondamentale per la nostra attività. Lo dimostrano anche le telecamere mobili, le ‘body cam’, o il sistema di fotosegnalamento di cui abbiamo dotato il Comando di via Marsala. Ma la tecnologia senza donne e uomini preparati e in grado di usarla non serve. Per questo proprio in queste settimane si sta svolgendo il maxi concorso per l’assunzione di venti nuovi agenti. Perché per noi più sicurezza significa più uomini in divisa sulle nostre strade”.

Foto di repertorio MBNews

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