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Si accende l’insegna del ristorante Pizzaut, il premier Conte scrive ai ragazzi: ” In bocca al lupo”

Acampora replica: "Vorrei ringraziare il Primo Ministro Conte Giuseppe e anche l'uomo Giuseppe Conte per l'attenzione e la sensibilità che ha voluto dimostrarci".

Biglietto di Conte per Pizzaut

Ci ha impiegato qualche giorno, Nico Acampora fondatore di Pizzaut, per decidere di pubblicare su Facebook il biglietto di in bocca al lupo, per l’apertura del nuovo ristorante, scritto a mano, direttamente dal Presidente del Consiglio Conte, e consegnatogli dal senatore Eugenio Comincini. “Pubblico o non lo pubblico, lo condivido con gli amici di PizzAut o lo tengo per me?”,  Acampora non si è fatto prendere dall’impeto di diffondere subito il lieto fatto, al contrario si è fermato a riflettere su cosa fosse più giusto fare, per evitare qualsiasi possibile complicazione, che anche un gesto bello e puro come questo avrebbe potuto produrre.

In bocca al lupo del premier Conte

“In bocca al lupo! Ho visto l’insegna di Pizzaut, vi auguro di aprire presto e con successo!”, queste le parole scritte personalmente dal Presidente del Consiglio. “Quando l’ho ricevuto la prima reazione è stata di incredulità e gioia, ma mi sono anche chiesto se condividendo questo cortese augurio avrei scatenato Haters e Tifosi incapaci di coglierne la semplicità e al tempo stesso l’importanza, almeno per noi di PizzAut, per i nostri ragazzi autistici, per le nostre famiglie, e forse non solo per noi. Io personalmente lo trovo di un’umanità e di una forza straordinaria, che il primo Ministro abbia trovato il tempo di dedicare un pensiero e qualche attimo ai nostri giovani speciali”, racconta Nico Acampora.

“In alto, sul foglio, ha anche barrato la scritta Senato della Repubblica, perché fosse a tutti gli effetti un messaggio svincolato da ogni implicazione politica e istituzionale. E’ stato un messaggio sincero, umano e di buon auspicio dell’uomo Conte ai nostri ragazzi“.

Comincini da sempre vicino a Pizzaut

“A portarci il biglietto, a mano, è stato il senatore Eugenio Comincini, da sempre vicino a Pizzaut. E’ suo il disegno di legge sulle start up innovative sociali, per defiscalizzare e decontribuire le aziende e le realtà che assumono il 70% almeno di persone con disabilità. Al momento ce ne sono molto poche nel nostro Paese, Pizzaut è una di queste, ma siamo convinti che offrendo nuove agevolazioni legali e fiscali, tali realtà possano aumentare portando l’Italia a essere uno dei Paesi all’avanguardia da questo punto di vista”.

“A luglio siamo andati a Roma proprio per questa ragione, per sostenere questa proposta. E’ stata l’occasione in cui Conte ha mangiato e apprezzato tantissimo la nostra pizza Dpcm, realizzata dai nostri pizzaioli Autistici Teo&Teo e servita dai camerieri speciali Lorenzo, Gabriele, Lollo, Leonardo e Francescone con cui si è intrattenuto in chiacchiera”.

Le reazioni dei ragazzi: “Conte è uno di noi!”

“Quando ho mostrato via web il biglietto ai ragazzi, loro hanno reagito con grande euforia e felicità. Francesco, carico di emozione, ha esclamato: Conte è uno di noi!. Tutti i nostri giovani, con disabilità grave, soffrono più di altri di questa chiusura ma ne capiscono il senso, sanno che lo stanno facendo per tutelare la salute di loro stessi, dei nonni, dei genitori e delle altre persone. Nonostante tutto, hanno la forza di gioire dinanzi a ogni piccolo segnale di speranza“, spiega Nico che aggiunge: “Quando ho mostrato loro l’insegna illuminata del ristorante, nonostante sia chiuso, hanno reagito con enorme entusiasmo. Per qualcuno era come la stella cometa, Alessandro invece ha detto: Lavorerò lì tutti i giorni e guadagnerò i soldi che mi permetteranno di comprare tutte le cose del mondo; qualcun altro ha sentenziato orgogliosamente, questo è il mio ristorante!. Altri ancora hanno semplicemente espresso la propria gioia con le lacrime. C’è anche chi candidamente ha detto: sono contento che apra Pizzaut, così finalmente avrò un posto in cui andare tutti i giorni e vedere i miei amici”.

Sono parole dalle quali emerge chiaramente l’importanza di quella socialità che ormai da diversi mesi è stata congelata a causa dell’emergenza sanitaria.

Riaprire a dicembre? No, anche se fosse possibile

PizzAut purtroppo non ha ancora potuto aprire al pubblico a causa di questo maledetto Covid, ma è anche vero che se a dicembre verrà concessa dal Governo la riapertura dei ristoranti, credo che noi passeremo oltre. Non vorremmo mai aprire per un mese e poi ritrovarci a dover richiudere a gennaio, per via di nuove restrizioni, frutto di un potenziale aumento dei casi. Sarebbe un messaggio difficile da comprendere per i nostri ragazzi, oltretutto non vorremmo mai servire delle pizze ai nostri clienti, per poi vederli arrivare in rianimazione. Mia moglie è infermiera, così come i genitori di altri nostri ragazzi. Siamo ben coscienti della pressione che il Covid-19 sta esercitando, tuttora, sugli ospedali. La maggior parte dei nostri figli autistici ha un’invalidità del 100%, sappiamo benissimo cosa significa essere fragili e non abbiamo alcuna intenzione di scherzare con il Coronavirus”, sottolinea Acampora.

“Non abbiamo quindi fretta di aprire, lo faremo forse a gennaio, quando ci sarà maggior sicurezza per tutti. Per il momento vorrei ringraziare ancora una volta il Primo Ministro Conte Giuseppe e anche l’uomo Giuseppe Conte per l’attenzione e la sensibilità che ha voluto dimostrarci”.

Foto Facebook

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