Cultura

A Meda nasce E-Chorus, il coro virtuale di Margherita Colombo

Direttrice d'orchestra, pianista e compositrice, Margherita Colombo ha avuto l'idea di creare un coro virtuale già durante il primo lockdown. E adesso il progetto, amatoriale ma curato come si addice a una professionista, è pronto a partire.

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Cantare, ormai è provato, fa bene alla mente e al corpo. Ma cantare in coro, all’epoca del Covid-19, non è un’attività così tranquilla come ci poteva sembrare solo un anno fa: così c’è chi ha provato a spostarla online.

L’idea è della direttrice d’orchestra, pianista e compositrice Margherita Colombo, di Meda, che con il progetto E-Chorus si augura che “la musica possa essere un piccolo faro nella nebbia di questo periodaccio”. Sempre con la speranza di poter un giorno trasportare il coro virtuale in un gruppo reale.

“L’idea per E-Chorus mi era venuta tra marzo e aprile – racconta -. Conosco diverse persone che cantano nei cori a livello amatoriale, tra cui mia madre… e già a inizio marzo non c’era più nulla per loro. Eravamo tutti spiazzati e, se già era difficile pensare ai professionisti, figuriamoci agli appassionati. Ho lanciato l’idea, che alla fine si è allargata a un gruppetto, tutto al femminile, di 12-14 persone. Quest’estate ci siamo trovati anche all’aperto, stavamo capendo come muoverci per le prove autunnali… ma il Covid ci ha battuto in velocità. Così, anche notando che il morale in generale si è abbassato notevolmente, ho ripensato a questo progetto che, nel suo piccolo, aveva portato una buona dose di gioia alle persone che vi avevano partecipato: ho lanciato l’iniziativa sui social e abbiamo già avuto 20 nuove adesioni, oltre a tante richieste di informazione”.

Forse può stupire che Colombo, che è stata per 8 anni direttrice d’orchestra stabile presso il Landestheater Niederbayern di Passau, in Germania, parli con così tanto entusiasmo di quello che è un progetto amatoriale, aperto a tutti: per partecipare non è richiesta nessuna conoscenza della teoria musicale. “Non sono una cantante, con i cantanti ci lavoro e mi sento a mio agio – premette -. Penso che il canto tiri fuori una parte importante della propria personalità, e mi sono resa conto in primavera che le persone che partecipavano al coro, anche se virtualmente, ne avevano proprio bisogno. Il bello è anche che normalmente gruppi del genere sono gestiti da guide amatoriali, a me però come professionista piace mettermi in gioco, penso che ci sia sempre un bello scambio”.

D’altra parte Colombo è un vulcano di idee, che nemmeno il Covid ha saputo frenare: “Sono tornata dalla Germania l’anno scorso proprio perché avevo voglia di attuare tanti progetti, e mi ero resa conto che stare fissa in teatro, nonostante fosse bellissimo, era diventata una routine. In questo momento noi professionisti o siamo in pausa o ci siamo inventati qualcosa, io mi ritengo fortunata perché ho cominciato a collaborare con realtà molto vivaci, come il Teatro Coccia di Novara per cui dovrei tenere un corso di avviamento professionale al teatro d’opera, in più ho in programma anche la creazione di un’orchestra giovanile a Erba…” E adesso anche il coro: “Non è semplice organizzare online un coro – ammette – ma poi li sento tutti entusiasti e risollevano la giornata anche a me: è un dare per avere! D’altra parte chi si occupa di arte e musica sa che è anche terapeutico, e bisogna ricordarsi di far stare bene anche gli altri”.

Le lezioni saranno proprio come quelle di un corso online: i coristi di E-Chorus si prepareranno nella realizzazione di brani corali, utilizzando come supporto video realizzati appositamente per il progetto e caricati su YouTube su un canale privato. L’organizzazione delle prove sarà invece principalmente orientata al perfezionamento individuale della propria parte: ognuno ascolterà e ripeterà la propria parte, inviandola settimanalmente tramite audio Whatsapp alla direttrice per ricevere ricevere correzioni e suggerimenti personalizzati. “Così quando ci troveremo in presenza la parte tecnica sarà già stata affrontata, e dovremo solo occuparci di armonizzare le voci, quindi della parte più divertente… quella artistica! Magari – si augura – questo potrebbe anche solleticare l’interesse dell’amministrazione sull’importanza dell’arte, della bellezza e della musica, un modo per contrapporsi alla banalità che ci circonda. Basta farsi un giro sui social per capire quanta cattiveria ci sia”.

Il primo incontro virtuale è previsto per domani, sabato 14 novembre, ma è ancora possibile iscriversi scrivendo a margheritacolombo.1893@gmail.com o compilando il modulo online.

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