Ambiente

Meda, il geologo Del Pero lancia l’allarme sugli abusivi del Parco

Recinzioni, discariche, persino un'abitazione abusiva: è questa la situazione nella zona di Cascina Colombera, nei pressi del Parco della Brughiera Briantea. Dopo un anno di esposti, Del Pero ha inviato una diffida a sindaco e Polizia Locale

gianni del pero

“Abbiamo una situazione drammatica da un punto di vista sanitario, ma non per questo ci dobbiamo dimenticare della tutela dell’ambiente e del rispetto delle regole della civile convivenza”. A dirlo è il geologo Gianni Del Pero, cittadino medese e delegato WWF per la Lombardia (vedi foto di apertura, ndr), riferendosi a una situazione al limite della legalità che riguarda proprio Meda: nei pressi di via Colombera, via del Ry e via Cavallina, infatti, sarebbero presenti recinzioni, discariche e manufatti abusivi. Una situazione che ha denunciato, per l’ultima volta, con una diffida ai sensi del Codice Penale indirizzata al sindaco, Luca Santambrogio, e al comandante della Polizia Locale, Valter Brigantini.

“La diffida è una provocazione, che arriva dopo una lunga serie di esposti, che ho cominciato a fare già a settembre del 2019, anche su segnalazione di persone che vivono in zona – spiega Del Pero -. Si tratta di un territorio in parte al confine e in parte già all’interno del Parco della Brughiera Briantea, una zona a tradizione agricola che è poi degenerata a conduzione provata o privatistica. Avevo già indicato al sindaco e alla Polizia Locale episodi in cui privati hanno realizzato recinzioni, chiudendo le strade del parco, o realizzato manufatti completamente abusivi come quello di una casa che, a rigor di legge, dovrebbe essere un capanno: è però un’abitazione a tutti gli effetti, ma non ha lo scarico… dove va a finire la fognatura? – si chiede -. Ci sono state poi attività di movimentazione della terra, che in un territorio segnato dalla diossina del 1976 non è mai una buona idea… e ancora, discariche di vario tipo. Le risposte che ho ricevuto, però, tendevano a rimandare il problema: mi è stato detto che avrebbero provveduto dopo la festa di Meda, o dopo aver risolto vari problemi all’ufficio tecnico: ora però è passato più di un anno e sembra che ancora non si possa provvedere”.

Certo, non è stato un anno facile: ma l’emergenza del Covid-19 non può certo permetterci di abdicare a quello che Del Pero definisce “il rispetto per le regole”: “Nella diffida ho riepilogato tutto, chiedendo di accertare e, nel caso, sanzionare le violazioni, rimuovendo le opere abusive. Avranno 30 giorni per intervenire o, in alternativa, spiegarmi perché non l’hanno fatto”.

A margine, anche una riflessione legata proprio al Covid. “Ad aprile e maggio abbiamo avviato una sperimentazione per i droni per verificare che nessuno, in pieno lockdown, andasse a fare escursioni nel parco: perché non li utilizziamo anche per verificare questo tipo di abusi?”.

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