Politica

Lombardia, pazienti trasferiti nelle RSA? Si infiamma la polemica

"Nessun dimesso positivo dagli ospedali andrà nelle RSA" queste le parole dell'Assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera.

giulio gallera

“Nessun dimesso positivo dagli ospedali andrà nelle RSA” queste le parole dell’Assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera. “Regione Lombardia ha approvato una delibera specifica che conferisce alle ATS il mandato di individuare sul territorio lombardo 1500 posti letto per sub acuti e degenze di sorveglianza, in parte riconvertendo posti letto “no covid” e in parte mettendone a contratto di nuovi, proprio per accogliere ospiti positivi, asintomatici o pauci sintomatici, provenienti anche dalle strutture residenziali per anziani e disabili”.

Sulla questione però si è intanto accesa una polemica. A fare sentire la propria voce il Movimento 5 Stelle: “Sembra un brutto sogno, invece, l’incubo per gli ospiti delle RSA potrebbe ricominciare come a marzo e aprile, quando un terzo dei pazienti ospiti delle strutture fu costretto ad arrendersi al virus.  Ancora una volta Fontana e Gallera stanno provando a mandare i malati di Covid nelle RSA, così si evince da una nota di Ats e da una delle ultime dgr, come se quello accaduto nella prima ondata di questa emergenza fosse stato nulla. La Giunta lombarda non impara dall’esperienza, anzi, continua a compiere gli stessi errori, drammatici e spaventosi ma questa volta scaricando la responsabilità, attraverso una dgr confusa e generica, sulle Ats spingendole ad aprire le porte delle RSA ai pazienti covid, rischiando di condannare, ancora una volta, a fine certa centinaia di nonni”.

A chiedere chiarezza anche Carlo Borghetti del Partito Democratico.

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