Salute

Lockdown, aumentano del 180% i casi di alcolismo. I dati del Sert di Monza

Secondo l'Istituto Superiore di Sanità, il consumo di alcol è aumentato del 180%, grazie anche alle consegne a domicilio.

Alcolismo

Secondo l’Istituto Europeo per il trattamento delle Dipendenze (IEuD), durante il lockdown, le richieste di aiuto legate a casi di dipendenza hanno avuto una forte impennata, a ciò si affianca una crescita esponenziale del consumo di alcool nelle case degli italiani. Per molti si tratta di una ricaduta, per altri è una virata da altre dipendenze, per altri ancora è una drammatica novità. Attualmente, l’alcolismo è il nemico più pericoloso, perché nella solitudine e nell’isolamento forzato di questi lunghi mesi trova terreno fertile per crescere e catturare sotto la propria ala oscura nuove vittime. Qual è la situazione nella provincia di Monza e Brianza? MBNews ne ha parlato con il Dott.Giovanni Galimberti, direttore del Sert di Monza.

Aumenta il consumo di droghe pesanti, ma a crescere in maniera importante, durante il lockdown, è stato anche il consumo di alcol. Quali sono i numeri di Monza e della Brianza?

“L’aumento del consumo di alcolici durante il lockdown si evince chiaramente dai dati delle vendite diffusi a livello nazionale e il nostro territorio non fa eccezione. Si parla di un aumento del 180%, anche grazie alle consegne a domicilio. L’alcol è senza dubbio la sostanza, dalle proprietà falsamente auto-medicative, più facilmente reperibile e accessibile a tutte le tasche. L’allarme è stato lanciato dall’Istituto Superiore di Sanità, che sottolinea come le restrizioni abbiano cambiato anche il consumo di stupefacenti e le abitudini legate al gioco d’azzardo. Nello specifico, per quanto riguarda il nostro territorio, sono stati 160 gli accessi totali ai nostri servizi post lockdown, compresi di nuovi soggetti, ricaduti nella dipendenza e altri che hanno virato da altre dipendenze. Di questi sono 96 i nuovi mai conosciuti prima. Al di là del numero assoluto, a preoccuparmi maggiormente è stato proprio il boom di accessi appena terminate le restrizioni, ovvero tra maggio e giugno”.

Qual è il sesso e l’età media dei consumatori? 

“Si tratta in media di maschi per il 75%, mentre l’età media è di 44 anni per entrambe i sessi. E’ altresì importante sottolineare che riguardo a quest’ultimo dato, la curva Gaussiana è piuttosto piatta, ovvero abbiamo soggetti di 70 anni come giovani di 25/26”.

Qual è il profilo di questi consumatori?

“Come anticipato poc’anzi, si tratta per la maggior parte di consumatori abituali che sono ricaduti nella dipendenza. Una parte invece è costituita da coloro che abitualmente fanno uso di sostanze stupefacenti e durante il lockdown, per la difficoltà di reperirle, hanno ripiegato almeno in parte sull’uso di alcol, sempre facilmente recuperabile anche con una spesa contenuta. Poi ci sono i nuovi, quelli che non hanno mai avuto alcuna dipendenza da sostanze stupefacenti o alcol, ma che durante i duri mesi passati, hanno avuto importanti problemi psicologici, che li ha condotti al consumo di alcol, nella falsa convinzione che potesse lenire i loro malesseri profondi. L’alcol, a differenza della droga, non mostra evidenti differenze sociali nei suoi consumatori, probabilmente cambia il tipo di bevanda alcolica, ma viene comunque consumato e abusato in tutte le fasce della società. Non è quindi una sostanza esclusiva dei più disagiati. I giovani sono più avvezzi al consumo di birra o superalcolici soprattutto durante l’aperitivo, gli adulti di età media sono invece più inclini all’assunzione di vino. Si evidenziano differenze anche nella modalità di consumo: gli uomini sono soliti bere in compagnia degli amici, mentre le donne adulte lo fanno più in disparte, nella solitudine delle mura domestiche”.

Qual è il suo consiglio per chi abusa di alcool e si trova in difficoltà?

“A volte chi ha problemi di alcol non chiede aiuto, vive la propria condizione nell’ombra con un certo senso di vergogna. Per questo ci tengo a ricordare che è importante rivolgersi ai servizi specializzati come il Sert. E’ doveroso ricordare che l’aiuto viene offerto non soltanto alla vittima della dipendenza, ma anche ai suoi familiari, proprio perché il problema si riflette inevitabilmente su tutte le persone vicine. Oltre ai nostri servizi, sul territorio sono presenti anche gli Alcolisti Anonimi”.

Il primo passo da compiere dunque, è quello di riconoscere l’esistenza del problema, subito dopo bisogna alzare la cornetta e chiedere assistenza a chi sa come affrontarlo. Affidarsi è la parola chiave per iniziare un percorso di rinascita dal tunnel subdolo e insidioso della dipendenza da alcool.

SerT di Monza

Monza Via Solferino 16
Tel 039 233 2758    Fax 039 233 2755
e-mail  sert.monza@asst-monza.it

Alcolisti Anonimi Monza

Via A. Cederna, 19, 20900 Monza MB
Tel 331 657 1157

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