Ambiente

Il futuro del packaging ecologico

L’attenzione verso il packaging cresce sempre di più all’interno di tutti i settori produttivi.

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L’attenzione verso il packaging cresce sempre di più all’interno di tutti i settori produttivi. Negli ultimi anni si è assistito a un forte incremento dei consumatori sensibili all’ambiente e le imprese di tutti i settori hanno iniziato un percorso di sostenibilità all’interno dei sistemi produttivi, applicando nuovi metodi di lavoro e integrando nuove tecnologie green.

I materiali che permettono di creare packaging ecologici sono tanti, a partire dal cartone riciclato fino all’alluminio e a materiali realizzati con nuove tecnologie, definiti come materiali biodegradabili.

Il packaging ecologico è, quindi, il vero protagonista di questi anni e coinvolge tutti i settori: dal food al packaging dei detersivi, della cura della persona, degli strumenti e così via. Procter & Gamble rappresenta un esempio di società che si impegna per lo sviluppo sostenibile, e che si è data – tra gli altri – l’obiettivo di diffondere imballaggi riciclabili al 100% entro il 2030.

Qual è il futuro del packaging ecologico: le nuove tipologie di imballaggio

Sono numerosi i metodi di imballaggio nati con l’idea di rendere il packaging ecosostenibile e riciclabile al 100%. In futuro ci aspettano sempre più packaging diversi da quelli a cui siamo abituati, imballaggi che hanno come obiettivo quello di invogliare il consumatore a riciclare e a ridurre gli sprechi.

In questo periodo, in cui gli acquisti online rappresentano un salvavita per tutti i consumatori che, a causa delle limitazioni imposte dalle nazioni per fronteggiare la pandemia globale, continuano ad acquistare i prodotti di cui necessitano e li ricevono direttamente a casa grazie alla consegna a domicilio. Tuttavia, l’aumento delle vendite online comporta anche un aumento di produzione di imballaggi che acquistano, al giorno d’oggi, un’importanza sempre più forte.

Nel mondo si continuano a studiare soluzioni più pratiche ed ecologiche per gli imballaggi di vario tipo, volte a ridurre l’inquinamento ambientale e l’utilizzo della plastica. Nel prossimo futuro assisteremo alla diffusione di box riciclabili fino a 1000 volte, packaging ecologici per il food sempre più innovativi e tecnologici.

Nuove tipologie di imballaggio ecosostenibile

Iniziamo con un’idea di un’azienda francese che ha realizzato una nuova scatola ecologica capace di durare fino a 1000 spedizioni. Si tratta di un prodotto tecnologicamente innovativo pensato per l’imballaggio dei prodotti venduti dai grandi eCommerce.

Il prodotto è caratterizzato da materiali riciclati che, grazie alle nuove tecnologie, possono resistere fino a 1000 spedizioni. Denominato “The Box”, include delle cinghie speciali volte a proteggere il contenuto e che sostituiscono i classici imballaggi in plastica. Ogni Box è dotata di sensori, real tracking, sistema GPS e connettività.

Il futuro intravede anche la netta riduzione della plastica negli imballaggi, purtroppo ancora oggi presente in molti settori. Anche se il food packaging ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, il lavoro da fare è ancora tanto: i consumatori, ad oggi, prediligono i cibi venduti in confezioni di bioplastica, biodegradabili, tetrapak e i drink nelle bottiglie riutilizzabili.

Nel 2019, una start-up americana ha lanciato nel mercato un rivoluzionario rivestimento in spray in grado di conservare gli alimenti nel tempo. Un prodotto che pare funzionare molto bene e riscuote un notevole successo negli Stati Uniti.

Come ideare un packaging ecologico

Per realizzare un packaging ecologico, che possa coinvolgere i consumatori a riciclare l’imballaggio e farne un nuovo uso, riducendo l’inquinamento ambientale, è possibile seguire cinque consigli che permettono di ideare un prodotto efficiente e funzionale:

 1. Less is more

Un packaging ecologico deve avere come obiettivo quello di minimizzare gli sprechi di imballaggio e i costi. È bene definire le tre tipologie di imballaggio principali:

  • Primario, ovvero il primo packaging che il consumatore vede. Si tratta di un imballaggio implicito che ha l’obiettivo di attrarre il consumatore.
  • Secondario, le scatole utilizzate per contenere il prodotto nella fase di distribuzione. Possono essere progettate in modo che occupino il minor spazio possibile e con materiali caratterizzati da un ridotto impatto ambientale.
  • Terziario, ovvero gli involucri utilizzati per il trasporto dei prodotti. I materiali devono essere riciclabili o riutilizzabili.

 

2.  Packaging su misura

 

No agli involucri ingombranti che occupano spazio al momento della distribuzione e aumentano i costi. Sono preferibili i packaging su misura del prodotto, che siano intelligenti e sostenibili, progettati per essere realizzati con poco e per esaltare il prodotto.

3.  Utilizzo dei materiali riciclabili

 

Quando l’imballaggio non può essere eliminato, è bene realizzarlo sostituendo la plastica con materiali riutilizzabili, riciclabili o biodegradabili. I materiali come il cartone, ad esempio, risaltano all’occhio dei consumatori “green”, come i materiali di origine organica o biologica.

 

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