Attualità

In viaggio con i pendolari: “Situazione più tranquilla, ma a Trenord chiediamo maggiori controlli”

Minor affollamento sui treni dovuto all’incremento di smart working e chiusura di scuole medie e superiori. Nonostante i numeri ridotti però, molte persone denunciano ancora disservizi e problematiche.

Pendolari Arcore

Fino all’istituzione della zona rossa non era rispettato nulla – racconta Cristina Speranza, pendolare che lavora in una clinica privata del territorio. Inizia così il nostro viaggio tra i pendolari che ogni mattina si recano a prendere il treno alla stazione di Arcore. “Sia in treno sia in metropolitana c’erano spesso situazioni di assembramento e non era davvero possibile mantenere le distanze. Oggi Invece, i treni sono poco affollati e dunque è più facile rispettare le regole”. E alla domanda sulla paura del coronavirus risponde: “So che c’è e sta creando gravi problemi, ma io, come altri, non voglio farmi prendere dalla paura, soprattutto quando il distanziamento è garantito e tutti portano la mascherina”.

Sul minor affollamento dei treni, e in generale dei mezzi pubblici, ha pesato l’incremento dello smart working, ma anche la chiusura di scuole medie e superiori. Nonostante i numeri ridotti però, molte persone denunciano ancora disservizi e problematiche.

“Gli orari dei treni sono cambiati, ad esempio quello delle 8.30 è stato soppresso – spiega Jessica Monterosso, giovane pendolare. – Ugualmente a volte ritardi e soppressioni impediscono che le misure vengano rispettate. La gente si ammassa e l’uso della mascherina diventa quasi inutile. Quello che dava problemi comunque, nelle scorse settimane, erano soprattutto i gruppi di ragazzini diretti a scuola, ma ora c’è più tranquillità”.

Saliamo sul treno, quello delle 8.14 diretto a Milano Porta Garibaldi. Qui le critiche non mancano anche se, come spiegano alcuni pendolari non è una fascia oraria di punta.

Ci sono fasce più affollate – racconta Giovanni D’Ursi, impiegato in un’azienda milanese, ma con esperienza anche nel settore ferroviario– come quella delle 7.30. Io ho la fortuna di viaggiare in questa dove si sta meglio. Non sono soddisfatto però del servizio Trenord. Stamattina è stato soppresso un treno senza dare preavviso, l’ho scoperto solo venendo in stazione. Riguardo poi in particolare alla gestione dell’emergenza Covid, riconosco la difficoltà oggettiva, gli spazi sono quelli. Però Trenord dovrebbe fare di più per aumentare i treni così da rispettare sempre il vincolo dell’utilizzo della la capienza solo al 50%. E poi dovrebbero esserci più controlli. Il Capotreno fa il suo lavoro, ma non ci si occupa abbastanza del problema di contrastare gli assembramenti, che è difficile e richiederebbe una vigilanza continua”.

Articolo di Carlo Codini

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.