Da domenica la Lombardia diventa zona arancione. Cosa cambia?

28 novembre 2020 | 07:34
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Da domenica la Lombardia diventa zona arancione. Cosa cambia?

“Non è un liberi tutti – lo ha ben sottolineato Fontana, il governatore della Lombardia – La situazione è migliorata, ma non siamo fuori dall’emergenza.”

Da domenica Lombardia, Piemonte e Calabria da zone rosse diventano zone arancioni, mentre Liguria e Sicilia da arancioni diventano gialle. la novità attesa è di fatto arrivata. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato ieri l’ordinanza.

Il passaggio da zona rossa a zona arancione comporta tre cambiamenti su tutti. Il primo: gli studenti di seconda e terza media potranno tornare a fare lezione in aula, quelli delle superiori e delle università invece no. Secondo: gli esercizi commerciali potranno stare aperti senza più distinzione tra quelli che vendono generi alimentari o beni di prima necessità e quelli che vendono altro. Attenzione, però: i centri commerciali nel weekend continueranno ad essere chiusi, eccezion fatta per le corsie di alimentari e generi di prima necessità. Terzo allentamento: all’interno del Comune di residenza o domicilio ci si potrà spostare senza l’autocertificazione.

“Non è un liberi tutti – lo ha ben sottolineato Fontana, il governatore della Lombardia – La situazione è migliorata, ma non siamo fuori dall’emergenza.”

Infatti il resto dei divieti permane. Resta in vigore il coprifuoco alle 22, la capienza dimezzata sui mezzi pubblici, l’obbligo per bar e ristoranti di fare solo asporto o servizio a domicilio nonché il divieto di raggiungere Comuni diversi da quello di residenza o domicilio se non per «comprovate esigenze» di salute, lavoro o necessità.

È sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza.
È consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi.

Ristoranti, pizzerie, pasticcerie e altre attività di ristorazione

I ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi bar, pasticcerie e gelaterie, sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto, consentita dalle 5 alle 22, e per la consegna a domicilio, consentita senza limiti di orario

Tutti gli altri negozi

A poter riaprire in area arancione sono i negozi di tutti i tipi. Non sono previste limitazioni alle categorie di beni vendibili. Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.
Le attività commerciali al dettaglio si svolgono comunque a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni.

Parchi pubblici

Salvo diverse specifiche disposizioni delle autorità locali, e a condizione del rigoroso rispetto del divieto di assembramento, è consentito l’accesso a parchi pubblici. È consentito, altresì, l’accesso dei minori, anche assieme ai familiari o altre persone abitualmente conviventi o deputate alla loro cura, ad aree gioco all’interno di parchi, ville e giardini pubblici, per svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto nel rispetto delle linee guida del Dipartimento per le politiche della famiglia.

Si può usare la bicicletta?

È possibile utilizzare la bicicletta per tutti gli spostamenti consentiti, mantenendo la distanza di almeno un metro dalle altre persone. È inoltre consentito utilizzarla dalle 5 alle 22 per svolgere attività motoria all’aperto, sempre nel rispetto del distanziamento di almeno un metro, e per svolgere attività sportiva, nel qual caso il distanziamento deve essere di 2 metri.

Si può usare la macchina con persone non conviventi?

Sì, purché siano rispettate le stesse misure di precauzione previste per il trasporto non di linea: ossia con la presenza del solo guidatore nella parte anteriore della vettura e di due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori, con obbligo per tutti i passeggeri di indossare la mascherina. L’obbligo di indossare la mascherina può essere derogato nella sola ipotesi in cui la vettura risulti dotata di un separatore fisico (plexiglas) fra la fila anteriore e posteriore della macchina, essendo in tale caso ammessa la presenza del solo guidatore nella fila anteriore e di un solo passeggero per la fila posteriore.

Partecipazione a funzioni religiose

Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si possono svolgere, purché nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo con le rispettive confessioni.