Ambiente

Corsie ciclabili a Monza, Fiab al Comune: “L’uso promiscuo con le auto è ancora possibile”

L'associazione attacca l'amministrazione che ha cancellato gli interventi previsti a corso Milano, via Boito e via Mentana perché una nuova legge non lo consentirebbe. Perplessità anche sul bike sharing.

bicilcette monza mb

Il Comune di Monza sembra aver deciso di spingere sull’acceleratore, si fa per dire, della mobilità sostenibile. E, così, oltre all’ormai avviato bike sharing, con otto nuove stazioni annunciate per il 2021, al noleggio di monopattini ed al car sharing elettrico, l’attenzione di Piazza Trento e Trieste si sta concentrando sempre di più sulle piste e le corsie ciclabili. Che sono viste dall’amministrazione come una componente importante di un progetto unitario di mobilità in città orientata a dividersi tra trasporto pubblico, privato e sharing solution.

Ma se sulle piste ciclabili la direzione scelta dal Comune sembra andare verso l’obiettivo di portare a 33,700 i chilometri dei percorsi monzesi dedicati alle biciclette, anche grazie ai lavori appena cominciati nel tratto Fermi – Montesanto, al completamento, dopo numerosi ritardi della ciclabile Brumosa fra Monza e Brugherio e al progetto Borgazzi/Bettola, sulle corsie ciclabili l’amministrazione ha annunciato la cancellazione di quelle previste su corso Milano, via Boito e via Mentana.

“La conversione in legge del DL n. 76 del 16 luglio 2020, entrata in vigore lo scorso 15 settembre, ha bloccato la possibilità di un uso promiscuo “in modo continuativo” tra biciclette e altri veicoli delle corsie ciclabili” si legge in un comunicato pubblicato l’11 novembre sul sito di Piazza Trento e Trieste.

LA POSIZIONE DELLA FIAB

La replica dell’associazione cicloambientalista alla decisione dell’amministrazione cittadina sulle corsie ciclabili è netta. “La questione è incomprensibile solo per l’assessore Arena (tra le sue competenze ha anche quelle della mobilità e della viaiblità, Ndr) – afferma Massimo Benetti (nella foto in alto), portavoce di FIAB Monzainbici – non è cambiato niente da quando è uscita la legge. Le corsie ciclabili tratteggiate a lato della strada restano come quando erano state formulate”.

“Se si ha una strada piuttosto stretta e due auto si incrociano e non riescono a passare, possono invadere per pochissimi metri la corsia ciclabile e poi rientrare nella sede stradale – continua – quindi non ci sono scuse per non fare le corsie ciclabili di corso Milano, via Boito e via Mentana. L’abbiamo detto anche ad Arena quando ci siamo incontrati e ci ha assicurato che avrebbe chiesto ai suoi tecnici per capire meglio la situazione”.

Parole meno dure nei confronti del Comune di Monza, Fiab Monzainbici le riserva per gli 860 metri di pista ciclabile che da via Fermi, all’intersezione con via Buonarroti, arriveranno fino a via Sanquirico, per collegarsi con la ciclabile esistente e alla futura Brumosa.

“Ci risulta che effettivamente i lavori siano partiti – spiega Benetti – spero, però, che coprano anche il tratto sul ponte di via Aquileia, altrimenti la ciclabile Fermi – Montesanto non si collegherà a quella in via Campania”.

Fiab Monzainbici esprime il suo parere anche su come procedono gli interventi in via Borgazzi per la ciclabile che collegherà Monza con la futura fermata della metro a Bettola, un collegamento da tempo richiesto a gran voce dall’associazione cicloambientalista come alternativa sostenibile alla mobilità dei tanti pendolari monzesi diretti a Milano per lavoro.

“Siamo contenti che, anche se con una certa lentezza, si sia cominciato a lavorare in via Borgazzi – afferma il portavoce della Fiab monzese – spero che a dicembre, come annunciato, si riescano a completare i circa 2,400 chilometri annunciati, di cui la metà monodirezionale in entrambi i lati e 800 metri bidirezionale”.

“Resterebbe, comunque, la questione di Corso Milano – continua – bisogna coprire con la ciclabile anche quel tratto in modo che si possa collegare largo Mazzini, quindi il centro di Monza, con la futura fermata della metropolitana. E’ una che si può tranquillamente fare con una corsia ciclabile tratteggiata”.

BIKE SHARING

Per Fiab Monzainbici, che da tempo sostiene la necessità di maggiori investimenti soprattutto per la moderazione del traffico con zone 30, dissuasori e piste ciclabili collegate tra loro e in un buono stato di manutenzione, il tema del noleggio delle biciclette è un tassello importante della mobilità dolce.

“Le annunciate otto nuove stazioni di bike sharing a Monza, attraverso il «Programma di incentivazione della mobilità urbana sostenibile» («PrIMUS») ed uno stanziamento di circa 400mila euro, ci lasciano un po’ perplessi – afferma Benetti – prima ci vogliono gli spazi, ciclabili o condivisi a 30 km/h, altrimenti aumentare le biciclette non rende la loro circolazione più sicura”.

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.