Sociale

“Il Seme” di Biassono a fianco del Cadom: donati oltre 1000 euro contro la violenza sulle donne

E' il risultato della raccolta fondi portata avanti dal Centro Socio Educativo per adulti disabili “Il Seme” di Biassono, in collaborazione con altri centri disabili di Monza e Brianza.

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Una donazione speciale bussa alla porta del CADOM di Monza. E’ il risultato della raccolta fondi portata avanti dal Centro Socio Educativo per adulti disabili “Il Seme” di Biassono, in collaborazione con altri centri disabili di Monza e Brianza, che nel mese di marzo, in concomitanza con la festa della donna, ha iniziato un percorso di sensibilizzazione sulla lotta alla violenza sulle donne. Adesso, quel progetto, si è trasformato in un supporto concreto all’associazione monzese CADOM, che riceverà dalle cooperative 1326 euro per portare avanti le proprie attività.

“Anche noi siamo una risorsa e possiamo fare del bene”

“Quest’anno – spiegano da “Il Seme” – le Cooperative Sociali che lavorano con la disabilità, sono state coinvolte in una raccolta fondi, che ha avuto come obiettivo la sensibilizzazione su una tematica particolarmente attuale: la lotta contro la violenza sulle donne. È nato in quest’ottica il progetto “In un batter d’ali” in collaborazione con il CDD “Atinù” di Lissone, cooperativa “Solaris”.

“Da Gennaio 2020 fino alla chiusura dei centri causa lockdown, il CSE “Il Seme” di Biassono, il CDD “Atinù” di Lissone, il CSE “Oasi2” di Barlassina, il CSE “Atelier” di Carate, il CDD di Trezzo e il CSE “Esperia” di Verano Brianza hanno lavorato con le proprie risorse sul simbolo della raccolta fondi: la “farfalla”, costruendo oggetti, cibi, quadri, scritti che sono stati venduti – proseguono. – Dopo la faticosa riapertura dei centri e dopo mille peripezie, il ricavato della vendita pari a 1326 euro, è stato finalmente devoluto all’Associazione CADOM di Monza, il Centro Aiuto Donne Maltrattate che opera sul territorio della Brianza dal 1994 allo scopo di prevenire e contrastare ogni forma di violenza contro le donne sia in ambito familiare che sociale. L’obiettivo principale è stato quello di coinvolgere il più possibile i nostri utenti nella vita quotidiana e reale, e di essere riconosciuti, non solo come persone da aiutare, ma anche, e soprattutto, come risorsa. Anche noi possiamo essere protagonisti attivi e fare qualcosa di utile”.

 

In apertura: foto di repertorio MBNews. 

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