Sociale

Cesano: la città si mobilita per la Giornata contro la violenza sulle donne

Diverse le iniziative delle scuole Majorana e Versari e l’adesione del Comune al nuovo Protocollo Artemide.

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Sono stati affissi in tutta la città, negli spazi messi a disposizione di ASSP, i manifesti realizzati dagli studenti delle classi quarte e quinte del Liceo Artistico E. Majorana, dedicati al tema della violenza contro le donne. Titolo della mostra diffusa: “Il valore delle parole”. Immediato il riferimento alla necessità di una riflessione sul tema della violenza sulle donne e, contemporaneamente, su quello del linguaggio, sulle parole ostili usate spesso inconsapevolmente e con superficialità, senza rendersi conto di quanto possano rivelarsi offensive e discriminatorie nei confronti delle donne.

L’iniziativa è stata coordinata dalla professoressa Enza Clapis ed è sostenuta dall’Amministrazione comunale, che ha aderito nei mesi scorsi al “Manifesto della Comunicazione Non Ostile”, la carta dei principi di stile elaborata dall’Associazione Parole Ostili come progetto sociale di sensibilizzazione contro la violenza nelle parole, soprattutto nel web.

Una mostra interessante e di grande impatto, non solo per l’obiettivo che si propone, quello di promuovere comportamenti rispettosi e civili, ma anche per la qualità dei manifesti realizzati dai ragazzi e dalle ragazze del Majorana, con un impegno e una determinazione tali da superare il muro del lockdown dovuto al Covid-19 e a realizzare, sia pure con modalità di didattica a distanza, un progetto concreto, coinvolgente e visibile a tutta la città.

L’occasione dell’iniziativa, seguita in particolare dagli assessori Pietro Nicolaci (Istruzione) e Silvia Boldrini (Cultura) e resa possibile grazie al grande impegno dei docenti, è stata la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che si celebra oggi, 25 novembre. Negli anni scorsi la mostra del Majorana veniva allestita nelle sale di Palazzo Arese Borromeo, una tradizione che quest’anno è stata interrotta dall’emergenza sanitaria, ma si è deciso comunque di organizzare qualcosa di speciale, che potesse essere condiviso da tutti, ed ecco l’idea della mostra diffusa.

La rilevanza della rassegna cesanese è riconosciuta a livello provinciale e infatti ha inaugurato la “Respect Week – Settimana del Rispetto 2020”, il progetto dedicato alla Giornata contro la violenza sulle donne a cui partecipano scuole e istituzioni della Provincia di Monza e Brianza sotto l’egida dell’Ufficio Scolastico Regionale. Il ciclo di appuntamenti ha preso il via proprio con la mostra degli studenti del Majorana, scelta in virtù del suo valore artistico come evento di debutto della campagna di sensibilizzazione.

Anche l’IIS Versari, nel solco tracciato già l’anno scorso, partecipa alle iniziative dedicate alla settimana contro la violenza sulle donne. Quest’anno l’attenzione si è focalizzata su storie di vittime di femminicidio, appartenenti in modo trasversale a tutte le classi sociali: dalla manager alla casalinga, dall’operaia alla signora dell’alta borghesia, per chiudere con la storia di speranza di una madre che augura alla figlia una sorte diversa dalla propria. Le storie sono raccontate in cinque video visibili sul sito della scuola. Il progetto, coordinato dai professori Eliana Decet e Lorenzo Gavanna, ha visto il coinvolgimento di studenti e studentesse delle ultime classi dell’Istituto, impegnati come interpreti, autori, grafici, musicisti. Una partecipazione importante quella dei ragazzi, perché proprio da loro deve partire un messaggio di solidarietà e rispetto nei confronti delle loro compagne.

I manifesti come anche i video saranno presentanti dagli stessi autori, il prossimo 27 novembre, sempre con modalità di didattica a distanza, agli studenti del Secondo Comprensivo, componenti del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze.

Soddisfazione da parte dell’Assessore all’Istruzione Pietro Nicolaci, che commenta: “Esprimo il mio apprezzamento e quello di tutta l’Amministrazione per un’iniziativa che rappresenta un valore aggiunto in questo momento così delicato per le scuole e che è particolarmente meritevole dato che è stata realizzata in modalità DAD. L’avere accompagnato il progetto nel percorso che ha portato a questo bel risultato è motivo di orgoglio per l’Amministrazione che si pone come obiettivo primario, soprattutto in questa fase, quello di essere vicina alle scuole. Abbiamo promosso l’idea di focalizzare l’attenzione dei giovani su un tema fondamentale come quello della violenza contro le donne e del rispetto di genere. I giovani sono il nostro futuro: a loro spetta l’importante ruolo di far crescere nella società la convinzione che le vecchie barriere che impediscono l’uguaglianza di genere devono essere superate. Ecco perché abbiamo voluto promuovere questo lavoro coi giovani e portarlo agli studenti più piccoli, che fanno parte del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze. Un lavoro  che viene diffuso pubblicamente coi manifesti affissi in città. Manifesti che si concentrano anche sulle parole ostili che inconsapevolmente vengono usate in battute, in barzellette, in modi di dire che sono indicatori di un modo di pensare da archiviare nel nome dell’uguaglianza e del rispetto di genere”.

L’Amministrazione è attenta e si mobilita contro la violenza sulle donne e, attraverso l’impegno dell’assessore all’Inclusione sociale e alle Pari Opportunità, Simona Buraschi, si appresta a sottoscrivere il nuovo Protocollo Artemide, la rete che gestisce i centri e gli sportelli antiviolenza del territorio e coordina gli interventi delle Istituzioni per offrire supporto alle donne vittime di maltrattamenti, persecuzioni e molestie.

“In questo periodo di lockdown per l’emergenza Covid – spiega l’assessore Buraschi – molte donne che già vivono situazioni familiari difficili hanno visto aumentare il rischio di subire maltrattamenti perché costrette tra le mura domestiche in balia di mariti o compagni violenti. Rivolgo loro un appello affinché si affidino con fiducia ai servizi presenti sul territorio, dove possono essere ascoltate, accolte, indirizzate e protette. C’è un numero che si può chiamare per chiedere aiuto, è il 342-7526407. La rete Artemide è fatta di persone competenti ed esperte in grado di offrire un’alternativa concreta alle donne vittime di violenza e ai loro figli. Vi partecipano tutte le Istituzioni, i Comuni, i Centri Antiviolenza, le Forze dell’ordine, il Tribunale, gli Ospedali, le Strutture protette, che mettono in campo professionisti, medici, psicologi, avvocati per offrire assistenza a 360 gradi nel pieno rispetto della riservatezza di ogni donna”.

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