Ambiente

BrianzAcque: pronta e funzionante la vasca volano di Macherio-Biassono

Il bacino di laminazione è stato realizzato far fronte alle forti precipitazioni e per proteggere il territorio e la popolazione dagli allagamenti.

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Sopra, un grande prato verde. Sotto, una scatola gigantesca. In superficie, non si vede, ma c’è. E, quando serve,  i suoi meccanismi entrano immediatamente in azione. E’ pronta ed è funzionante la vasca volano di Biassono- Macherio, il bacino di laminazione realizzato da BrianzAcque per far fronte alle forti precipitazioni e per proteggere il territorio e la popolazione dagli allagamenti. Un’opera balzata agli onori delle cronache televisive mentre ancora era in costruzione con le telecamere delle trasmissione Linea Verde Life di Rai 1 che, lo scorso febbraio, l’hanno fatta oggetto di un servizio sul contrasto al climate change.

“Siamo felici di consegnare ai Sindaci di Macherio, di Biassono e ai cittadini un’infrastruttura pubblica tanto attesa quanto strategica, che li metterà al riparo dagli allagamenti causati dalle bombe d’acqua effetto dei cambiamenti climatici e dall’elevata  urbanizzazione – dichiara il Presidente e AD di BrianzAcque, Enrico Boerci -. Quella che abbiamo simbolicamente inaugurato oggi, è una realizzazione di alto livello  ingegneristico, esempio di gestione sostenibile delle acque meteoriche con una valenza sovracomunale di cui potranno beneficiare anche le comunità di Sovico, di Vedano al Lambro e di una porzione di territorio, a Nord di Monza”.

Soddisfatti i primi cittadini: “Senza creare disagi, tecnici e ingegneri hanno lavorato per un lungo periodo e concluso i lavori secondo la tempistica programmata. Volevamo una bella inaugurazione, ma la situazione non lo ha permesso. Oggi, restituiamo ai cittadini un’area verde fruibile e ordinata con un percorso pedonale illuminato e protetto che custodisce nella sua parte interrata una grande opera di utilità collettiva” commenta il sindaco di Macherio, Mariarosa Redaelli. 

E sul valore dell’opera pone l’accento anche il sindaco di Biassono Luciano Casiraghi: “Rappresenta la risposta concreta ad un grave problema che si è acuito a causa dei processi di urbanizzazione ed a seguito dei recenti cambiamenti climatici. L’idea ed il progetto risalgono a circa 15 anni orsono quando l’Amministrazione comunale di Biassono iniziò ad intavolare dibattiti e promuovere incontri con gli enti e le aziende competenti al fine di cercare di risolvere il problema degli allagamenti di strade e proprietà private. Nel frattempo, sono stati eseguiti altri interventi pubblici che hanno contribuito a mitigare i danni recati dai forti temporali ma la vasca volano è sicuramente l’opera che ridarà serenità ai residenti.

Appaltata dal gestore unico del Servizio Idrico Integrato per un importo di 5,575 milioni di euro, la nuova vasca volano, che per effetto del lockdown di primavera ha subito un fermo lavori di circa due mesi, ha una capienza complessiva di 22 mila metri cubi. E’ interrata ad una profondità media di circa 12 metri, a lato della Strada Provinciale 6, a cavallo tra i due comuni brianzoli.

Rispetto alle altre opere “gemelle” presenta precise caratteristiche. La particolarità è data dai diaframmi in cemento armato disposti lungo l’intero perimetro della vasca, che scendono fino ad una profondità di 20 metri sotto terra, corrispondenti grosso modo a circa meno 8 piani. Interventi necessari che hanno consentito l’esecuzione in sicurezza di tutte le attività di scavo, senza interferenze con i vincoli infrastrutturali delle aree limitrofe come la Provinciale, la via Don Gnocchi (unica strada di accesso al vicino complesso commerciale) e la futura Pedemontana.

Il manufatto è stato completato con la realizzazione delle cosiddette opere accessorie di superficie: un’area verde seminata a prato, panchine, impianto di illuminazione a LED e una pista ciclopedonale contornata da una staccionata in legno. In futuro, il percorso ciclopedonale verrà allungato e allacciato a quello già esistente nel comune di Biassono.

Costruita in calcestruzzo armato con una forma a trapezio, l’infrastruttura idraulica è suddivisa in due comparti: uno, per la raccolta delle acque di prima pioggia e uno, di dimensioni più grandi, per la laminazione delle portate di piena. Il meccanismo di funzionamento si rifà a quello di altre strutture analoghe: accogliere temporaneamente il surplus di acque evitando che vada ad ingolfare le fognature e quindi, rilasciarlo nelle condutture quando l’evento meteorico di particolare violenza o intensità è terminato. Il bacino artificiale di Biassono-Macherio permetterà di scongiurare il sovraccarico idraulico del collettore principale Est Monza-Sovico, riducendone fortemente il rischio di funzionamento in pressione e di esondazione.

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