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Il Covid-19 mette (di nuovo) a rischio l’apertura della pizzeria di PizzAut

"L'obiettivo però è non fermarsi: sono sicuro che in questi giorni ci verrà in mente una nuova idea, così come abbiamo fatto durante il lockdown con il truck food", spiega Nico Acampora.

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Il Covid-19 sta mettendo nuovamente a rischio l’apertura della pizzeria speciale di PizzAut, in cui a servire pizze gourmet sono ragazzi affetti da autismo. Già lo scorso giugno, quando il locale era ormai pronto, l’inaugurazione è stata spostata per via delle regole stringenti imposte alla ristorazione: “E’ impossibile riaprire ora, la pizzeria di Pizzaut non può essere gestita con le regole restrittive del distanziamento sociale, è un’esperienza a tutto tondo che vogliamo far vivere a pieno ai nostri ragazzi e ai nostri clienti, non appena sarà possibile”, spiegava allora Nico Acampora, presidente di Pizzaut.

“Avevamo ipotizzato di aprire il 3 dicembre, in occasione della Giornata Mondiale sulla Disabilità, ma l’uscita dell’ultimo Dpcm ci ha un po’ tagliato le gambe”. Fino a domenica scorsa eravamo a Carugate, presso il centro commerciale Carosello, con il nostro truck food, a sfornare pizze gustose e inclusive. Poi ci siamo dovuti fermare un attimo, in attesa di nuove disposizioni, che fortunatamente sono appena arrivate e ci confermano la possibilità di continuare a fare pizze la domenica a pranzo”, racconta Nico.

Una piccola speranza, in un mare di incertezze.

“Speriamo di poter continuare almeno così, anche perché stava andando molto bene. Venivano moltissime persone perché col truck food si pranza all’aperto con un distanziamento molto attento ed efficace nel rispetto delle normative anti Covid-19. Le persone hanno apprezzato tantissimo il progetto e ancor di più la qualità della pizza“.

“Pizzaut fa parte del quotidiano dei nostri ragazzi”

“Per i ragazzi è molto difficile accogliere questi stop & go. Pizzaut fa parte della loro quotidianità e interrompere quanto programmato è piuttosto complesso. Per loro, il lavoro è motivo di grande soddisfazione personale, di dignità, di riscatto e spesso è anche l’unica ragione che li porta a uscire di casa. Alcuni di loro sono arrabbiati con il Covid, come se fosse una persona fisica che ci sta impedendo di portare avanti il nostro lavoro”, racconta Nico.

“Purtroppo, in questo momento, anche molte delle aziende che avevano deciso di trascorrere delle pause pranzo in nostra compagnia, hanno annullato le prenotazioni. La maggior parte delle persone sta tornando a lavorare in smart working. Per il momento abbiamo un appuntamento per venerdì prossimo: organizzeremo il pranzo per un’importante azienda hi Tech del territorio. Prepareremo le nostre pizze Gourmaut per il loro AD e 8 suoi stretti collaboratori. Tavoli distanziati, rispetto di tutte le disposizioni, ma sempre con tanto amore e professionalità. Poi si vedrà. Non ci resta che attendere”.

Ma quindi la pizzeria?

“Sto valutando di aprire lo stesso, nonostante il Covid e le nuove restrizioni. Il mio vuole essere un segnale di speranza e di attenzione. La cosa più critica è far quadrare i conti, in questa situazione: le spese per noi sono più elevate di quelle di un ristorante normale, per via anche dalla presenza di figure educative all’interno dello staff. L’obiettivo però è non fermarsi: sono sicuro che in questi giorni ci verrà in mente una nuova idea, così come è successo durante il lockdown con il truck food”, sottolinea fiducioso il fondatore di Pizzaut.

Il cuore d’oro di Pizzaut: “Aiuta gli altri, se puoi”

Nonostante Nico Acampora veda nuovamente allontanarsi il suo progetto, ha voluto lanciare un messaggio a tutti i lettori della pagina Facebook Pizzaut, nutriamo l’inclusione: “Avevamo fissato la data di riapertura del nostro ristorante speciale, gestito da ragazzi autistici, il 3 dicembre, giornata mondiale sulla disabilità, ma con le nuove disposizioni temo non saremo in grado di farlo. Ad ogni modo, se puoi, ti invitiamo a dare supporto ai ‘nostri colleghi’ normali, che in queste condizioni rischiano la chiusura perenne”.

E’ un cuore d’oro quello di Acampora, che sicuramente saprà trovare, anche questa volta, una strada alternativa per affrontare una realtà sempre più complessa e castrante.

Foto di repertorio MBNews

 

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