Attualità

Monza, blitz ai giardini di via Visconti: ai pusher sequestrata anche 1 kg di Gardella, nuova potente droga

Allevi e Arena: "Auspichiamo che anche in futuro resti alta la guardia e che i giardini di via Visconti siano riconsegnati una volta per tutte alle famiglie e ai cittadini".

polizia-di-stato-unita-cinofila-giardini-via-azzoni-visconti-9-mb

Durante il maxi blitz della Polizia di Stato di martedì, 13 ottobre 2020, nei pressi dei giardini di via Azzone Visconti, che ha portato all’arresto di 53 soggetti, tra fornitori e venditori di diverse sostanze stupefacenti, gli agenti hanno trovato anche una potente droga, la Gardella Hash, un cocktail pericoloso di hashish e marijuana con una concentrazione di principio attivo di molto superiore alla norma. Una sostanza nuova, almeno sul territorio di Monza. I poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Monza e Brianza ne hanno sequestrati 800 grammi.

Gardella Hash

Foto Web

Di questa nuova droga si sa ben poco, se si cerca in rete, si trovano solo alcune informazioni su vari forum in lingua inglese, dove gli utenti si scambiano “recensioni” sulla qualità di questo prodotto con tanto di voti numerici su gusto, odore ed effetto. Quel che sembra certo è che contiene una quantità molto alta di THC. 

Oltre alla Gardella, nei giardini di via Visconti venivano commercializzate anche semplice hashish, cocaina ed eroina. Grazie al monitoraggio quotidiano dei giardini pubblici di via Azzone Visconti, è stato possibile chiarire i rapporti tra le due etnie maggiormente rappresentate tra gli spacciatori, nonché la netta divisione esistente tra loro, in base alla sostanza stupefacente trattata: ai gambiani marijuana e hashish, ai marocchini la cocaina e l’eroina.

“Gli africani gestivano il mercato di hashish e marijuana, e i marocchini quello di cocaina ed eroina, ma erano pronti ad aiutarsi a vicenda e rifornirsi reciprocamente di droga quando risultavano carenze per coprire le richieste dei clienti, in un business collaborativo che ha creato un intricato dedalo di rapporti”, ha spiegato il procuratore della Repubblica di Monza, Claudio Gittardi.

I 53 arrestati, tutti provenienti dall’Africa occidentale (31 dal Gambia, 3 dalla Nigeria, 3 dal Senegal, 2 dalla Guinea, 1 dalla Mauritania ed 1 dal Mali, per la maggior parte richiedenti asilo) e dal Nordafrica (19 dal Marocco), fatta eccezione per un italiano, sono ritenuti responsabili di un totale di quasi 4.000 cessioni/detenzioni di sostanze stupefacenti di varia natura che vanno dalla singola dose al chilo di cocaina, fino ai 10 Kg. di hashish, per un valore complessivo quantificabile in almeno 500 mila Euro.

Liberati i giardini militarizzati dagli spacciatori

L’operazione denominata “Dedalo” ha colpito al cuore un’area ormai da troppo tempo militarizzata dagli spacciatori, giardini pubblici del tutto inaccessibili ai cittadini e alle famiglie con i propri bambini. Una sorta di zona franca in cui, più o meno implicitamente, nessuno metteva più piede, fatta eccezione per i pusher e i loro clienti.

“L’inchiesta, durata soltanto sette mesi, dall’ottobre 2019 al maggio scorso, ha coinvolto moltissime risorse, ha visto ore e ore di appostamenti e l’impiego di un gran numero di riprese video e di intercettazioni telefoniche e ambientali. Si tratta di cessioni di droga di modeste quantità ma che hanno portato a traffici rilevanti. Come rilevante è l’allarme sociale che ne consegue perché questi traffici di droga rispondono alla ricerca del mercato, che colpisce anche giovani e persino ragazzi minorenni. Per questo non serve solo la repressione del fenomeno, ma anche un intervento di prevenzione di una patologia sociale che è l’uso e l’abuso di droghe anche da parte delle generazioni più giovani”, ha aggiunto il procuratore monzese.

“Anche in futuro resti alta la guardia”

Foto Facebook

Sull’importante risultato ottenuto con l’operazione “Dedalo”, sono intervenuti anche l’assessore alla Sicurezza, Arena, e il sindaco di Monza, Allevi: “Ringraziamo la Questura e la Procura di Monza per l’impegno costante dedicato a questa lunga indagine che è sfociata nel maxi-blitz di martedì. Oggi è finalmente affiorata la profondità della rete dello spaccio presente in quell’area e sono state ascoltate le richieste di legalità e di sicurezza di molti residenti della zona e non solo”.

“Auspichiamo che anche in futuro resti alta la guardia e che i giardini di via Visconti siano riconsegnati una volta per tutte alle famiglie e ai cittadini: da parte nostra garantiamo la massima collaborazione nel presidio del territorio insieme agli agenti della Polizia Locale e la prosecuzione dell’impegno nella attività di prevenzione nelle scuole”, hanno concluso.

Foto di repertorio MBNews

 

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.