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Monza, Boscherona: il Giardino della rigenerazione (ri)nasce, ecco il soggetto capofila

Quando ormai tutto sembrava perduto, la Nam (Nuova artistica Monza) ha accettato di portare avanti il progetto, che prevede uno stanziamento di 30mila euro nell'ambito dei Patti di cittadinanza.

Boscherona Orto Lea Garofalo1

Tanto tuonò che piovve. Ma, nel caso del Giardino della rigenerazione, previsto nel Parco della Boscherona, cuore dell’esteso quartiere residenziale nella zona nord di Monza, si può dire che si tratta di pioggia dagli effetti sicuramente benefici.

Anche perché non di vera acqua stiamo parlando, ma piuttosto delle tante parole che negli ultimi mesi sono cadute dal cielo di questo progetto ideato più di un anno fa dal Comitato di quartiere della Boscherona, poi scioltosi, con il supporto della Consulta di San Biagio e Cazzaniga.

Discorsi e dibattiti che, a sorpresa, hanno sbloccato la situazione, proprio quando ormai tutto rischiava di rendere il Giardino della rigenerazione, che prevede uno stanziamento di 30mila euro nell’ambito dei Patti di cittadinanza varati dal Comune di Monza, poco più di un sogno irrealizzabile. Soprattutto per la difficoltà di trovare il necessario soggetto capofila (vedi l’approfondimento).

Dovrebbe, quindi, finalmente vedere la luce questa sorta di isola per il ristoro dello spirito e della mente, dove si svolgeranno anche una serie di attività ludico-didattiche, che sorgerà in una parte dell’Orto dedicato a Lea Garofalo, vittima della ‘ndrangheta. Quasi un gol in zona Cesarini che ha un nome ed una motivazione ben precisa.

IL SOGGETTO CAPOFILA

 “La Nam (Nuova artistica Monza), associazione sportiva dilettantistica di recente costituzione, si è mostrata disponibile a portare avanti il progetto praticamente così come era stato pensato – annuncia Luca Spinelli (il primo da destra nella foto in basso), coordinatore della Consulta S.Biagio-Cazzaniga insieme ad Andrea Villa – per questo, oltre ad iscriversi alla nostra Consulta, ha accettato di ricoprire il ruolo di soggetto capofila che, come stabilisce la legge, deve essere un ente giuridico con capacità di spesa e rendicontazione”.

“Nell’ultima Consulta è emersa l’adesione all’unanimità alla proposta della Nam che manterrà identità di luogo e contenuti rispetto al progetto originario – continua – alla Boscherona, nel Giardino della rigenerazione si potrà meditare e, anche con il coinvolgimento dei pensionati che gestiscono l’Orto di Lea Garofalo, si svolgeranno attività di lettura e dal valore sociale e didattico con gli studenti delle scuole del quartiere e del nostro territorio più in generale”.

Se per i tempi di realizzazione del progetto, che non ha una scadenza precisa, si pensa alla prossima primavera, ma bisognerà inevitabilmente fare i conti anche con l’evolversi del Covid-19, la genesi dell’impegno della Nam per il Giardino della rigenerazione ha una storia chiara.

“Quando abbiamo saputo che la Consulta San Biagio-Cazzaniga, quartiere che è molto vicino alla Cascina San Fedele in cui ci alleniamo, cercava un capofila per realizzare il Patto di cittadinanza e, soprattutto, quando abbiamo saputo che il progetto si sarebbe dovuto realizzare alla Boscherona, spazio che conosciamo bene perché già la scorsa estate abbiamo organizzato delle gite didattiche all’Orto Lea Garofalo  per i ragazzi dei camp estivi, la decisione è stata immediata e senza riserve” spiega Massimo Ferrito, Presidente della Nam, che sta provando a rilanciare a Monza la ginnastica artistica maschile e femminile, ma organizza anche corsi di acrobatica per gli adulti, trampolino elastico e babygym.

“Abbiamo mostrato i lavori fatti ai giardinetti del Nei, che sono nel quartiere in cui abbiamo sede legale, infatti siamo iscritti pure alla Consulta Centro San Gerardo, come spunto per adeguare il progetto originale alla Boscherona – continua – abbiamo proposto come nostro contributo diretto al Giardino della rigenerazione, la realizzazione, in collaborazione con i pensionati dell’orto Lea Garofalo, di camp estivi multisport e laboratori didattici”.

NOVITA’ AL PARCO BOSCHERONA

L’ultima riunione della Consulta S.Biagio-Cazzaniga, la prima davvero partecipata dopo i lunghi mesi del lockdown, ha avuto anche altri punti all’ordine del giorno. Oltre ad ospitare il Comitato che recentemente ha lanciato una petizione contro il progetto di riqualificazione dell’ex Feltrificio Scotti presentato dal Comune di Monza (leggi l’articolo), si è parlato dell’annoso problema del degrado della Boscherona.

Nel quartiere, da tempo, alcuni residenti denunciano numerose criticità. Dai parcheggi selvaggi alla viabilità, dalla prostituzione allo spaccio di droga, fino alla presenza abusiva di nomadi, allo sfalcio del verde, allo sversamento dei rifiuti e alle pessime condizioni del Canale Villoresi.

“Dopo un recente sopralluogo, a cui ha partecipato anche Roberto Civati, Coordinatore del Controllo di Vicinato Gruppo Boscherona, il vicesindaco e assessore alle Opere pubbliche, Simone Villa, ha dato la sua disponibilità a togliere l’area barbecue nel Parco della Boscherona, visti i problemi determinati dall’eccessiva affluenza” sostiene Spinelli.

“Inoltre il Comune ha annunciato di voler sistemare la zona per quanto riguarda i servizi igienici, i parcheggi e migliorare anche la gestione del bar lì presente, la cui convenzione è in scadenza a dicembre di quest’anno – continua il coordinatore della Consulta S.Biagio-Cazzaniga – infine l’amministrazione sta pensando di acquisire le sponde del Villoresi in questa parte della Boscherona in modo da completare il pezzo di ciclabile che attualmente manca”.

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