Attualità

Area ex Scotti: il Comune riconosce la petizione contro i “casermoni”. Il comitato cerca ora la via del compromesso

Ma sulla ciminiera nessun dietro-front. "E' un pezzo di storia monzese" chiarisce la coordinatrice del comitato residente Antonella Gaddi.

ex scotti progetto 3

Con voti unanime e favorevoli, la giunta monzese accoglie la petizione contro i “casermoni” di Viale Cesare Battisti. Una presa d’atto formale che riconosce la validità delle firme presentate e che riapre il dialogo con i residenti, da mesi sul piede di guerra contro il progetto di riqualificazione dell’ex Feltrificio Scotti presentato dal Comune.

“L’iter relativo alla modifica del Programma Integrato di Intervento Ex Feltrificio Scotti è ancora in corso – si legge nel testo della delibera di approvazione. – Durante l’iter istruttorio verrano valutati gli aspetti infrastrutturali, ambientali, paesaggistici e solo alla conclusione dei processi attivati sarà possibile verificare compiutamente la proposta di modifica del P.I.I. depositata dagli Operatori privati proponenti”.

Il comitato: “Cerchiamo un compromesso insieme”

Residenti e Comune tornano a parlare dell’Area dell’ex Feltrificio Scotti di Monza. Un progetto di riqualificazione urbana ancora sulla carta, che ha già diviso le parti e non ha risparmiato polemiche e scontri, anche tra i banchi del consiglio comunale. Lo scorso lunedì 19 ottobre, l’Assessore all’Ambiente e all’Urbanistica del Comune di Monza Martina Sassoli, ha incontrato una delegazione del comitato dei residenti per confrontarsi sul tema. Obiettivo della coordinatrice del comitato, Antonella Gaddi, è «un compromesso accettabile per tutti». Che ad oggi, però, sembra essere ancora lontano.

«Le petizioni cittadine sono uno strumento importante per mobilitarsi – aveva spiegato la portavoce del comitato residenti Area Scotti alla mattinata dedicata alle vertenze urbanistiche in città. – Le nostre petizioni contro i “casermoni” di Viale Cesare Battisi hanno raggiunto quasi 3000 firme che ci hanno permesso di sensibilizzare sul tema e confrontarci con l’amministrazione comunale. Non siamo il “comitato dei no a tutto“, come ci hanno dipinti. Vogliamo solo il bene dei cittadini e trovare soluzioni condivise. Su un punto ci battiamo con fermezza: la ciminiera. Non c’è documentazione che dice che vada abbattuta e rappresenta un pezzo di storia monzese. Non vogliamo rinunciarvi».

Antonella Gaddi e Giorgio Mojoli alla mattinata organizzata a Sant’Albino per parlare delle vertenze urbanistiche in città

La petizione cartacea (ne è stata fatta anche una su change.org, ndr) è stata depositata in municipio a inizio agosto. 736 firme, anche se non tutte risultate ammissibili, hanno permesso il raggiungimento del numero minimo valido per ammettere la procedura.

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.
Più informazioni