Economia

Emergenza sanitaria, aziende in difficoltà? Risponde la Task Force Legale. Intervista all’Avv. Simone Brambilla e al dott. Enrico Bezzi

"Molti imprenditori si rivolgono a noi per avere assistenza al fine di ristrutturare la loro azienda e scongiurare il rischio fallimento, ecco quali consigli diamo loro".

Dott. Enrico Bezzi

Nuovo appuntamento con l’Avv. Simone Brambilla  dello “Studio Legale LSC – Legal Services & Consulting di via Sant’Andrea 7, Milano, ed oggi anche con il dott. Enrico Bezzi dello “ZL Partners di Piazza del Duomo 20, Milano.

Questi due Professionisti con i loro team di lavoro, propongono dei servizi estremamente interessanti per le imprese in crisi.

Avv. Brambilla, la scorsa settimana ci ha introdotto il servizio di ristrutturazione aziendale che le Imprese vi chiedono a seguito dell’emergenza sanitaria. Sembra essere un valido supporto in questo momento difficile. Di che cosa si tratta?

Avv. Brambilla: Imprese che fino a ieri riuscivano seppur con difficoltà a far quadrare i conti, oggi temono di non riuscirci più. Non per colpa loro, ma per effetto della crisi economica generata dal Covid-19. Come sappiamo gli aiuti alle imprese sono scarsi, di difficile accesso e con tempistiche non immediate.

Purtroppo, la legge fallimentare non prevede la forza maggiore come esimente del fallimento e quindi oggi sono a rischio fallimento oltre le imprese che già prima della crisi erano insolventi, anche quelle che loro malgrado e senza colpa alcuna lo sono diventate oggi per effetto della crisi economica.

Molti imprenditori si rivolgono a noi per avere assistenza al fine di ristrutturare la loro azienda e scongiurare il rischio fallimento da un lato e dall’altro rilanciare la loro attività dopo essersi liberati di quelle difficoltà sia finanziarie sia organizzative che già prima dell’emergenza soffocavano l’azienda.

Quali sono i servizi che proponete in questi casi?

Avv. Brambilla: Insieme con il dott. Enrico Bezzi, dottore commercialista specializzato in gestione della crisi di impresa e con diversi incarichi come liquidatore e commissario giudiziale nominato dal Tribunale, proponiamo alcuni servizi mirati di ristrutturazione aziendale, utili alle imprese per uscire dalla situazione di crisi in cui loro malgrado si sono trovate.

Dott. Bezzi: Ci sono infatti vari strumenti che l’attuale legge fallimentare mette a disposizione dell’imprenditore per affrontare una riorganizzazione e salvaguardare il know-how e la continuità aziendale, diretta o indiretta che essa sia. Mi riferisco, in particolare, a tre strumenti differenti tra loro, ognuno con le sue peculiarità e vantaggi: il concordato preventivo, il piano attestato di risanamento e l’accordo di ristrutturazione dei debiti.

Dott. Bezzi, ci spieghi un po’ meglio questi tre strumenti.

Dott. Bezzi: Il Concordato Preventivo è uno strumento che consente all’imprenditore commerciale di poter evitare la liquidazione giudiziale tramite la proposta di un piano che possa soddisfare i creditori attraverso la continuità aziendale oppure la liquidazione del patrimonio. Nel primo caso si parla di “concordato preventivo in continuità aziendale”, nel secondo di “concordato preventivo liquidatorio”. I vantaggi per l’imprenditore e l’impresa sono innumerevoli, tra questi, la conservazione della gestione ordinaria dell’impresa in capo all’imprenditore e il divieto per terzi di iniziare o proseguire azioni esecutive e/o cautelari. Il Piano Attestato di Risanamento è uno strumento negoziale stragiudiziale di regolazione della crisi di impresa che consente all’imprenditore in stato di crisi o di insolvenza di proporre un progetto, rivolto ai creditori, che appaia idoneo a consentire il risanamento dell’esposizione debitoria dell’impresa e ad assicurare il riequilibrio della situazione finanziaria. L’Accordo di Ristrutturazione dei Debiti è uno strumento flessibile disciplinato dalla legge come mezzo di risanamento. L’impresa in crisi vi ricorre quando vuole ridurre la propria esposizione debitoria e tentare il risanamento. si fonda su un accordo con tanti creditori che rappresentino almeno il 60% dei crediti. Il contenuto dell’accordo con i creditori aderenti, anche di crediti tributari e previdenziali, è liberamente determinabile mentre a quelli non aderenti si deve assicurare l’integrale pagamento nei termini fissati dalla legge.

Quale è lo strumento, per così dire, “migliore” tra quelli indicati?

Dott. Bezzi: Non esiste uno strumento migliore o peggiore dell’altro. Tutti e tre, infatti, possono essere validi strumenti in ottica di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale. Molto dipende, evidentemente, dallo stato in cui versa l’azienda e dalle esigenze manifestate dall’imprenditore. È chiaro che, per poter identificare quale strumento impiegare, è necessaria un’analisi approfondita dell’eco-sistema aziendale.

Un messaggio per gli imprenditori che ci leggono?

Dott. Bezzi: Affrontare la crisi economica generata dal Covid-19 non è facile, soprattutto dal punto di vista imprenditoriale, tuttavia i momenti come quello che stiamo vivendo devono essere considerati come una parte importante della storia dell’azienda.

Il rischio d’impresa non si può evitare, è insito nella natura stessa del fare impresa, ma è possibile valutare eventuali situazioni di deterioramento aziendale e pianificare adeguate misure correttive che permettano di mantenere la capacità di competere costantemente allineata al mutare delle condizioni economiche.

Quindi usare questi strumenti per rinnovare l’Impresa e adeguarla al mutato quadro economico, molto interessante.

Avv. Brambilla: Anche per gli interventi di ristrutturazione aziendale, la tempistica è importante. Per poter usufruire dei vantaggi che derivano dalle soluzioni che proponiamo, occorre agire con rapidità e non attendere che la situazione di crisi aziendale diventi irreversibile.

Nel frattempo, suggeriamo agli imprenditori di non inserire in azienda liquidità propria se non all’interno di un progetto di ristrutturazione aziendale corretto e ben impostato, altrimenti rischiano solamente di perdere denaro e non risolvere il problema.

Quindi anche se un’impresa è in difficoltà, esistono degli strumenti per poterla superare e allo stesso tempo anche per modernizzare la struttura aziendale. È una notizia che senz’altro farà piacere ai nostri imprenditori.

Ci incontreremo per un’intervista la prossima settimana, con un approfondimento sul concordato preventivo. Nel frattempo, per approfondimenti e quesiti, potete scrivere direttamente all’avv. Simone Brambilla s.brambilla@lsclex.com ed al dott. Enrico Bezzi enrico.bezzi@zlpartners.itwww.zlpartners.it)

Di seguito i collegamenti ai precedenti articoli:  

Un aiuto immediato alle imprese durante l’emergenza del Coronavirus: Task Force Legale per le imprese

Secondo appuntamento con la Task Force Legale per le imprese: per dare un aiuto immediato durante l’emergenza del Coronavirus

Terzo appuntamento con la Task Force Legale per le imprese: per dare un aiuto immediato durante l’emergenza del Coronavirus

Quarto appuntamento con la Task Force Legale per le imprese

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