Politica

Concorezzo, scatta anche la petizione online contro la cementificazione di via Kennedy

La lista civica La Rondine ha già raccolto oltre 700 firme.


La battaglia de “La Rondine” per fermare l’urbanizzazione di oltre 97.000 metri quadri nei pressi di via Kennedy a Concorezzo si è trasformata anche in una petizione online. La raccolta firme a cui hanno già aderito oltre 700 persone, iniziata prima con i gazebo in piazza, adesso è possibile sottoscriverla anche a questo link (clicca qui). La lista civica mira ad arrivare a 1000 firme in poco tempo.

“Si tratta di un’area verde, di sicuro valore ambientale che dovrebbe essere tutelata con un consumo ridotto al minimo e solo per ospitare servizi di interesse pubblico, e invece è da tempo oggetto di particolari attenzioni – spiega il capogruppo di opposizione in Consiglio comunale alla Giunta di centrodestra Francesco Facciuto – Le intenzioni dell’Amministrazione suggeriscono, invece, obiettivi molto differenti: oltre alla nuova RSA (un intervento di per sé ragionevole), parlano di un altro residenziale nonostante le tante case sfitte o invendute, anche a poche centinaia di metri”.

Francesco Facciuto

Fra l’organizzazione politica La Rondine, numeri alla mano, ricorda quanto la provincia di Monza e Brianza sia la più cementificata d’Italia e sostiene sia una priorità agire con “politiche di sviluppo che tengano conto dei limiti strutturali del territorio, per invertire la rotta e gestire le conseguenze dell’urbanizzazione disordinata degli ultimi anni. Queste politiche, urgentissime, tardano a essere implementate. Per rendersene conto, possiamo considerare il caso concorezzese: con circa il 42% di suolo consumato, Concorezzo è al di sopra della media provinciale. Percorrendo la provinciale da Concorezzo verso Milano, incontriamo città con un crescente problema di consumo: Monza (49.3%), Brugherio (54,5%), Cologno Monzese (62%). Se ci orientiamo verso il Vimercatese, la situazione cambia drasticamente: Vimercate (29%), Bellusco (28,8%), Usmate (29,3%)”.

Il consigliere Facciuto sottolinea anche come Concorezzo deve scegliere: “divenire definitivamente l’ultimo prolungamento della periferia ampia di Milano o provare a invertire la tendenza, ancorandosi ad un modello di sviluppo urbano più riconoscibile nel Vimercatese. La politica degli ultimi anni, anche a livello locale, pare incapace di dotarsi degli strumenti necessari per gestire consapevolmente questo tipo di passaggio: l’approssimazione con cui si prova a liquidare il futuro di via Kennedy, l’ultima area verde davvero rilevante rimasta nelle disponibilità della città, è un chiaro segnale in tal senso. Quando chi amministra dimostra di non aver compreso fino in fondo i problemi del nostro tempo, spetta ai cittadini battere un colpo. In questo senso, occorre promuovere un punto di vista differente sul futuro di via Kennedy, a partire da una semplice firma”.

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