Cultura

Villasanta: in Villa Camperio torna il Festival dedicato alla geografia

L'edizione 2020 in programma dal 17 al 20 settembre sarà dedicata a un tema di grande attualità: “Confini, frontiere e limiti”.

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Anche quest’anno, dal 17 al 20 settembre 2020, in Villa Camperio, a Villasanta, torna “Il Libro del Mondo”, il Festival dedicato alla geografia, al plurale, in tutte le sue declinazioni.

Spazi di riflessione e immaginazione nel cuore della Brianza per ripensare il nostro rapporto con lo spazio e il pianeta che abitiamo. Conoscenza, attenzione per il vicino e per il lontano, solidarietà, sono i punti cardinali che orientano fin dalla prima edizione il Festival, i cui confini si muovono assieme alle tante persone che lo animano e lo rendono unico nel suo genere.

L’evento è progettato e promosso dall’Associazione Casa dei Popoli in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Villasanta e una vasta rete di soggetti del mondo della cultura e dell’associazionismo come Ital Watinoma, Snodo Culturale, l’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia e la libreria “Il Gabbiano”. Il Festival gode inoltre del sostegno di Fondazione Monza e Brianza e Coop e ha ottenuto anche quest’anno il patrocinio del Touring Club Italiano come evento di rilievo per la diffusione della cultura geografica nel nostro Paese.

L’edizione 2020 del Festival sarà dedicata a un tema di grande attualità: “Confini, frontiere e limiti”. Naturali o artificiali, necessari o problematici, di confini e frontiere si parla da secoli e, se dopo le due guerre mondiali, con una nuova fase di spinta della globalizzazione, fiorirono visioni e immagini come quella del villaggio globale, di un mondo sempre più aperto e percorribile – e quindi del tramonto di confini e limiti per come li avevamo conosciuti fino a lì – , da qualche anno a questa parte sembra che l’idea di erigere muri e di controllare più saldamente le frontiere stia tornando in voga. In questa edizione però non si vuole solo soffermarsi sulla ritrovata notorietà di confini politici e militari, ma analizzare anche altri tipi di confini, come quelli che venano le nostre vite culturali, che uniscono o creano fratture all’interno della società. L’edizione 2020 del Festival vuole essere lo spazio per rileggere questi concetti con l’aiuto di geografi, ricercatori, reporter, che quotidianamente si confrontano con il tema nei loro studi o direttamente sul campo: un’occasione di formazione aperta a tutti.

Un festival ai tempi del Covid-19

Il suo svolgimento garantirà tutte le misure di sicurezza necessarie. Questo comporterà qualche piccolo disagio per il pubblico (registrazioni, tempi di attesa, ec) e qualche posto in meno dentro gli spazi di Villa Camperio. Per far fronte a questa riduzione degli spazi a disposizione del pubblico, per arrivare a tutti, la seconda edizione del Festival andrà in onda in streaming sulla pagina Facebook e sul sito del Festival e ogni intervento verrà registrato e reso disponibile anche in differita.

Quattro giornate e un programma ricco

L’edizione 2020 prevede 17 eventi distribuiti in quattro giornate da giovedì 17 a domenica 20 settembre. Ecco il programma completo Confini Frontiere Limiti
Ma non finisce qui quest’anno, grazie alla collaborazione dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG), sarà proposto durante il Festival un corso di formazione per i docenti delle scuole di ogni ordine e grado, riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione. Una sezione del Festival sarà inoltre dedicata alla Fotografia.

Foto repertorio MBNews

 

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