Sociale

Fondo di solidarietà, nuove risorse per fronteggiare l’emergenza lavoro

Il Comune lavorerà “in rete” con le realtà socio-assistenziali, le realtà associative e private del territorio per portare aiuto a numerosi nuclei famigliari.

solidarietà pixabay

Sostenere chi versa in situazione di estrema difficoltà a causa degli effetti socio-economici del Coronavirus, così da non far sentire nessuno solo in questo momento di criticità sociale, lavorativa e relazionale. E, in modo particolare, favorire la riattivazione percorsi professionali e formativi (in ottemperanza alle normative anti-contagio), integrando il sostegno economico a quello della costruzioni di nuove opportunità professionali.

L’Amministrazione Comunale di Usmate Velate ha ufficialmente dato il via alla terza fase del Fondo di solidarietà, esperienza che dal 2010 ha permesso di portare aiuto a numerosi nuclei famigliari del territorio.

Come nelle esperienze passate, il Comune lavorerà “in rete” con le realtà socio-assistenziali del territorio, ed in modo particolare con le due Parrocchie, i due gruppi Caritas, con il Centro di Ascolto della Comunità Pastorale comunitario (parrocchie di Usmate Velate, Carnate e Ronco Briantino), e con le realtà associative e private del territorio. Considerata la specificità dell’intervento, anche AFOL sarà partner attivo nel progetto.

Un lavoro di squadra che vedrà complessivamente 12mila euro disponibili nel Fondo, di cui 6mila stanziati dal Comune di Usmate Velate e 3mila da ciascuna parrocchia. A questi fondi andranno ad aggiungersi i versamenti delle associazioni, delle raccolte effettuate durante vari eventi e le donazioni dei privati. Le somme verranno versate su un conto corrente appositamente aperto e intestato alla parrocchia di Velate.

“La costituzione di questo fondo rappresenta la volontà di esprimere la nostra prossimità e offrire un pronto soccorso a coloro che a causa dell’epidemia in atto non hanno una sufficiente forma di sostentamento – afferma Lisa Mandelli, Sindaco di Usmate Velate – Decisiva in tal senso è l’azione in rete che vede la possibilità di raggiungere il maggior numero possibile di nuclei in situazioni di criticità”.

“Il Fondo di solidarietà costituito vuole supportare il contrasto al cronicizzarsi di percorsi di mobilità discendente, in termini di perdita di stabilità economica e sociale, da parte di adulti che vivono in condizione di vulnerabilità a causa di una diminuzione del reddito derivata dalla perdita di lavoro – ribadisce Greta Redaelli, Assessore con delega alla Persona – Con questo Fondo vogliamo agire in un’ottica preventiva, sostenendo interventi che vadano oltre la mera erogazione di denaro e che integrino il sostegno economico con l’offerta di un percorso che richiede un ruolo attivo della persona e una mobilitazione delle proprie risorse”.

FONDO DI SOLIDARIETA’ – IL PROGETTO

Già nel 2010 il Comune di Usmate Velate aveva costituito uno speciale Fondo di solidarietà con uno stanziamento di oltre 100mila euro, nel 2017 per far fronte all’emergenza-lavoro erano stati erogati contributi per circa 36mila euro. Somme alle quali la Caritas ha aggiunto il Fondo Famiglia e Lavoro della Diocesi di Milano, per un contributo totale di 91.700 euro.

Dal 2015 è in essere una collaborazione con AFOL Monza e Brianza per attuare specifiche azioni di politiche del lavoro garantendo ai cittadini di Usmate Velate l’accesso a percorsi di ricerca attiva e l’accesso al sistema dotale.

I beneficiari del “Fondo di solidarietà – fase tre” sono cittadini residenti a Usmate Velate che abbiano subito una forte riduzione dell’attività lavorativa da meno di un anno. Potranno beneficiare tutti i soggetti, sia quelli che non hanno mai richiesto aiuto che quelli che hanno già usufruito del sostegno del fondo di solidarietà in passato. E’ possibile, in questa fase, chiedere un secondo intervento di aiuti purchè a distanza di 6 mesi dal precedente.

La finalità del progetto è quella di sostenere e finanziare percorsi individualizzati rivolti ad adulti in difficoltà, con l’obiettivo di proporre e sostenere un’azione di riqualificazione e mobilizzazione delle risorse personali, proponendo un percorso di formazione o un percorso di occupazione.

Sono previste anche forme di sostegno a specifici interventi individuati dalla commissione di valutazione legati al sistema abitativo (rate d’affitto, rate di mutuo, spese condominiali).

Sarà inoltre possibile attivare percorsi di formazione da destinarsi a un qualunque membro famigliare della persona in stato di disoccupazione. Il sostegno si concretizzerà in un percorso di conoscenza e orientamento verso corsi di formazioni possibili sostenendo le spese necessarie per la frequenza degli stessi. Particolare attenzione si presterà ai percorsi di potenziamento delle competenze trasversali di base (lingua, alfabetizzazione informatica, patente e/o patentini per specifiche attività) e a quelli necessari all’acquisizione di una qualifica professionale specifica.

Foto repertorio MBNews

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