Politica

Stop alle auto davanti alle scuole: a Monza arriva la mozione per istituire le “zone scolastiche”

A Desio, intanto, il primo esperimento di "strade scolastiche" in occasione del primo giorno di scuola.

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Potrebbe arrivare presto a Monza un tavolo tecnico per discutere delle cosiddette “zone scolastiche“, le zone urbane in prossimità della quale si trovano edifici adibiti ad uso scolastico, in cui è garantita una particolare protezione dei pedoni e dell’ambiente. Una piccola rivoluzione degli assetti della circolazione e della viabilità che è pronta a sbarcare in consiglio comunale grazie all’iniziativa di 3 consiglieri monzesi: Francesca Pontani (Italia Viva Monza), Ilaria Botti (Piu’ Europa Monza) e Tullio Parelle (Monza in Azione).

La consigliera Francesca Pontani (IV), prima firmataria della mozione

L’assist è il Decreto Semplificazioni, approvato in settimana al Senato, firmato dal Presidente Mattarella in data 11 settembre e ora in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Nel testo sono state introdotte infatti numerose e importanti novità per il Codice della Strada. Una vera e propria “mini-riforma”, in cui sono state accolte molte delle proposte partite dai comuni italiani, impegnati ad affrontare i problemi di trasporto e mobilità a seguito dell’emergenza Covid-19.

La mozione 

Nel dettaglio, i tre consiglieri firmatari della “Mozione per creazione zone scolastiche nel Comune di Monza” chiedono all’amministrazione un impegno concreto sul tema tramite l’istituzione entro un mese di un tavolo formato dalla commissione consiliare dedicata, dai tecnici del comune e dai rappresentanti degli istituti scolastici coinvolti, che dovrà poi individuare entro sei mesi le zone scolastiche della città da inserire nel piano del traffico attualmente in elaborazione.

Cosa cambierebbe?

Con l’attuazione delle zone scolastiche le aree in prossimità delle scuole potrebbero diventare quasi interamente zone free car. Potranno infatti essere limitate o escluse la circolazione, la sosta o la fermata di tutte o di alcune categorie di veicoli, in orari e con modalità definiti con ordinanza del sindaco. Ovviamente ciò non riguarderà gli scuolabus, gli autobus destinati al trasporto degli studenti o degli alunni e nemmeno i titolari di contrassegno invalidi. Nelle strade circostanti, inoltre, verrebbe fissato un limite di velocità di 30 km/h durante gli orari di entrata ed uscita scolastica.

FIAB: “La sicurezza passa anche dalle scelte delle amministrazioni”

Le novità del DL Semplificazioni sono state accolte con favore anche da FIAB, la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta che si batte a livello nazionale per incrementare ciclabili e spostamenti green. “Grazie alla riforma – si legge sul sito della onlus – si colma anche su questo aspetto un vuoto normativo, perché ora la volontà delle amministrazioni locali di limitare o addirittura escludere circolazione, sosta e fermata alle auto negli orari di ingresso e uscita dalle scuole trova un chiaro inequivocabile riscontro nel Codice. Fatti di cronaca, anche recenti, dimostrano quanto la sicurezza per alunni e studenti passi anche da questa evoluzioni bike friendly dello spazio urbano”.

A Desio, intanto, un primo esperimento di strade scolastiche è arrivato in occasione del primo giorno di scuola. “La sicurezza per gli studenti nell’accesso a scuola deve essere difesa dal traffico veicolare. Per questo motivo l’Amministrazione comunale ha scelto di realizzare strade scolastiche (interdette al traffico) o modifiche viabilistiche che meglio direzionino i flussi di automobili”.

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