Attualità

Si torna in classe, Cgil Monza e Brianza punta in primis sulla sicurezza

Il sindacato ha organizzato nella sua sede di via Premuda un incontro, indirizzato soprattutto alle Rsu, su protocolli e normative. Tra i relatori dell'evento i vertici territoriali di Inail, Ats e Provincia.

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Il tempo dell’attesa è finito per la scuola. Da adesso in poi scatta l’ora delle analisi, dei confronti e delle scelte legate all’evoluzione del Covid-19. Il cielo di studenti, famiglie, docenti e personale scolastico è attualmente attraversato da tante nuvole. Che hanno nomi ben precisi, ma un carico di pioggia ancora poco chiaro: mascherine, prevenzione, distanziamento, sintomi epidemiologici, quarantena, trasporti pubblici, mancanza di spazi e personale.

La speranza di tutti è che il cielo della scuola possa essere limpido nelle prossime settimane, soprattutto nelle minacciose giornate del vicino autunno/inverno. Ma la speranza non basta. Ci vuole preparazione e capacità di adeguare regole e comportamenti alle circostanze. Possibilmente con il contributo di tutti, ciascuno per la propria parte. Come sta cercando di fare la Cgil Monza e Brianza. Che ha organizzato, presso la sede di via Premuda, un incontro sulla sicurezza nella scuola in tempi di Covid-19.

Un appuntamento, dedicato in primis alle Rsu (Rappresentanza sindacale unitaria) scuola elette nelle liste della Cgil, ma che ha visto la partecipazione di un parterre di relatori vario e capace di rispondere alle diverse competenze richieste in un momento storico così particolare come quello in cui stiamo vivendo. Dall’Ats (Agenzia di tutela della salute) della Brianza all’Inail (Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro) fino alla Provincia di Monza e Brianza.

A SCUOLA AL TEMPO DEL COVID

“Abbiamo voluto organizzare questo evento per permettere ai lavoratori della scuola di affrontare un anno che non sarà dei più semplici con la consapevolezza dei protocolli e delle normative in relazione al Covid” afferma Giulio Fossati (a sinistra nella foto in alto), segretario della Cgil Monza e Brianza con la delega sulla sicurezza sul lavoro.

“Per questo abbiamo pensato di invitare Vittorio Tripi, Direttore territoriale di Monza e Brianza dell’Inail, che ha spiegato i diversi aspetti per assicurare l’infortunio dei dipendenti della scuola – continua – poi all’incontro sono intervenuti anche Roberto Agnesi, Direttore dell’UOC Psal (Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) dell’Ats Brianza, che ha spiegato i protocolli per la gestione dei ragazzi nelle aule in caso di contagio e per ridurre i rischi legati alla pandemia e Luca Santambrogio, presidente della Provincia di Monza e della Brianza”.

Nessuno ha la sfera di cristallo per prevedere cosa accadrà da qui a fine settembre con la riapertura della scuola. Ma tutti sono consapevoli che il ritorno in classe degli studenti sarà un passaggio decisivo per evitare un secondo lockdown. “La speranza è che il contagio non riparta in modo da permettere alle famiglie di mandare i figli a scuola e garantire loro lezioni in presenza – afferma Fossati – seguiremo da vicino l’evoluzione del contagio e terremo informati i lavoratori”.

In prima linea sul fronte Covid-19 nella scuola in particolare la FLC Cgil Monza e Brianza. Che già nelle scorse settimane, con il suo segretario Claudio Persuati (a destra nella foto con Fossati), aveva espresso ad MBNews il suo punto di vista su questo delicato argomento (leggi l’articolo).

“Le scuole brianzole, 60 istituti comprensivi e 38 scuole superiori, sono abbastanza attrezzate, anche se indicazioni chiare non ci sono e la situazione è in divenire – spiega Persuati – il problema è tenere tutto sotto controllo, anche per questo siamo in contatto con gli enti preposti, Prefettura, Ats, Provincia, Comuni ed Inail”.

“Il personale scolastico ha fatto di tutto per far partire al meglio la scuola dal 14 settembre in poi – continua – i prossimi step saranno a fine settembre per valutare gli effetti dell’inizio della scuola unito ad un uso più intenso dei trasporti pubblici e agli spostamenti delle famiglie, poi a metà ottobre ci saranno l’apertura dei caloriferi e i primi malanni stagionali da affrontare”.

I TRASPORTI

Un ruolo di primo piano nella riapertura in sicurezza della scuola, dopo oltre 6 mesi di chiusura alla attività didattiche in presenza, lo sta avendo la Provincia di Monza e Brianza. “Grazie agli investimenti del fondi Pon, oltre un milione di euro, siamo riusciti a terminare lavori di adeguamenti in circa 25 istituti scolastici – sostiene Santambrogio (nella foto in alto) – poi con i 3,3 milioni del Piano Marshall della Regione Lombardia completeremo interventi strutturali in altri 4-5 istituti del nostro territorio”.

Dal 14 settembre in poi uno dei test decisivi per il possibile aumento del contagio legato alla scuola è, dunque, il trasporto pubblico locale. “E’ l’aspetto più delicato perché soggetto a variabili che ancora non conosciamo – spiega il presidente della Provincia – fino a pochi giorni fa ero piuttosto scettico sulla capacità di reggere del sistema, poi sono arrivati fondi aggiuntivi dallo Stato che hanno permesso alle varie Agenzie di bacino di potenziare le linee dei trasporti per il servizio scolastico, soprattutto dove gli istituti hanno già definito con esattezza gli ingressi scaglionati degli studenti”.

“Ora, quindi, sono un po’ più ottimista, ma è comunque un inizio in salita – continua Santambrogio – dovremo monitorare la situazione man mano e per questo abbiamo previsto incontri continui con i dirigenti scolastici per formare una sorta di task force sempre operativa”.

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