Politica

Pro Monza. Piffer: “Promozione turistica scadente”. L’associazione: “Basta attacchi gratuiti”

Dito puntato contro l'Associazione Pro Monza. A sollevare la polemica nel corso del consiglio comunale, ancora una volta, il capogruppo di Civicamente Paolo Piffer.

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Dito puntato contro l’Associazione Pro Monza. A sollevare la polemica nel corso del consiglio comunale, ancora una volta, il capogruppo di Civicamente, Paolo Piffer.

La lista, infatti, ha presentato una mozione, risultata poi respinta dal parlamentino cittadino, nel quale proponeva la risoluzione del contratto per “gravi inadempienze così come previsto dall’articolo 9 della convenzione”.

La prima volta che Paolo Piffer portò in aula la “questione” Pro Monza fu nel settembre 2016, quando si eleggevano i nuovi consiglieri che avrebbero rappresentato il Comune dentro l’associazione. Già allora chiese espressamente di rinnovare tutto perché, a suo dire, nulla andava bene.

“Da quel giorno è rimasto tutto assolutamente identico. L’attività di promozione della Pro Monza, che ricordo ci costa circa 70.000 euro all’anno, continua ad essere insoddisfacente. Quasi nulla degli impegni previsti dalla convenzione scaduta a novembre del 2019 sono stati rispettati – spiega Piffer – Sono ormai anni che provo senza successo ad accedere a questi documenti. Il nulla più totale, eppure l’assessore all’operetta continua a dichiararsi molto soddisfatto del lavoro svolto dall’associazione, di diverso avviso i cittadini che mi riempiono la casella di posta e i social di lamentele. E come se non bastasse, oltre al pessimo lavoro nell’ambito della promozione turistica, si aggiunge una scarsissima trasparenza. La legge 124 del 2017 imporrebbe infatti all’associazione di pubblicare sul suo sito internet le informazioni relative ai contributi pubblici ricevuti, ma sul sito, se così possiamo definirlo, non c’è traccia. Nonostante tutto l’assessore ha trovato opportuno qualche giorno fa prorogare la convenzione scaduta fino a febbraio 2021“.

Civicamente ha dichiarato che continuerà a chiedere una gara che possa permettere ad altre realtà di occuparsi del turismo in città.

La Promo Monza però non ci sta e respinge accuse e critiche: “La Pro Monza da 60 anni gestisce l’info Point e non siamo mai stati inadempienti nei confronti del comune di Monza. – spiega il presidente, arch. Giorgio Mangiagalli – Ci tengo inoltre a precisare che mai una sola volta l’amministrazione comunale ha messo in discussione il nostro operato. Il contratto che ci lega è molto dettagliato e viene rispettato in ogni suo singolo aspetto. Il corrispettivo che l’associazione percepisce serve unicamente a pagare il personale addetto utile ad aprire il punto informativo che lavora 8 ore al giorno sette giorni su sette”.

Il presidente poi specifica: “Il nostro contratto non prevede la creazione di siti internet o portali specifici ma solo ed esclusivamente l’affidamento dell’info Point. Tutto quello che facciamo, ad esempio attraverso la nostra pagina Facebook, è una nostra libera iniziativa”.

E ancora: “Nego quanto affermato dal consigliere Piffer sulla richiesta di accesso agli atti. Il consigliere ha tutti i documenti pubblici, fatta eccezione per gli incartamenti coperti da privacy di cui non vi è obbligo di divulgazione. Siamo stanchi di questi attacchi gratuiti. La Pro Monza gestisce tutto in maniera assolutamente trasparente”.

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