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Monza pronto all’esordio contro la Spal. All’U-Power Stadium anche il pubblico!

I biancorossi danno il via al campionato cadetto tra le mura amiche del vecchio stadio Brianteo, ora U-Power. Contro gli emiliani non c'è il neo-acquisto Boateng, ma tornano, parzialmente, gli spettatori.

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Il conto alla rovescia sta per finire. Dopo un inseguimento durato 19 anni fa, il Monza sta per tornare a disputare un match ufficiale nel campionato di serie B. Ancora poche ore e poi i biancorossi, guidati dal tecnico Christian Brocchi, scenderanno in campo tra le mura amiche, nello stadio da poco nominato U-Power, per sfidare la Spal, squadra retrocessa quest’anno dalla serie A.

Una sfida difficile che mostrerà subito il valore del Monza allestito dall’amministratore delegato, Adriano Galliani e dalla proprietà targata Silvio Berlusconi a suon di colpi di scena ed acquisti di mercato.

“Contro la Spal i nostri giocatori devono metterci umiltà e determinazione – afferma Galliani nel corso della conferenza stampa per l’intitolazione dello stadio Brianteo ad U-Power, azienda leader nel settore delle calzature e dell’abbigliamento da lavoro – partiamo con una squadra doppia in tutti i reparti e una rosa di 27 ottimi giocatori. Più di così non si poteva fare e, se guardiamo agli uomini, non siamo inferiori al Benevento che l’anno scorso ha dominato il campionato di serie B”.

LA CILIEGINA BOATENG

Se i bookmakers danno il Monza tra i favoriti per la promozione in serie A, la dirigenza biancorossa è consapevole che non sarà certamente una passeggiata in una categoria tradizionalmente molto equilibrata e combattuta. “Rispetto ad un mese fa le mie preoccupazioni non sono aumentate, ma noto che, per colpa del Covid, il mercato in uscita anche delle squadre blasonate è stato più asfittico e questo rende ancora più forte la competitività” sostiene Galliani.

A dare una mano al Monza ci sarà Kevin Prince Boateng, l’ultimo degli undici nuovi giocatori della società biancorossa. Il talentuoso calciatore tedesco naturalizzato ghanese, a 33 anni, con un passato proprio nel Milan vincente di Galliani e Berlusconi, giunge alla corte di Brocchi quasi come un fuoco d’artificio finale al termine di una campagna acquisti faraonica. Andrà a rinforzare un centrocampo dove potrà ricoprire, nell’annunciato modulo 4-3-1-2, il ruolo di trequartista.

Boateng, che ha firmato con la società biancorossa un contratto a titolo definitivo di un anno, con rinnovo automatico in caso di promozione in serie A, non è tra i convocati per la sfida contro la Spal nella prima giornata di campionato. Si sottoporrà alle visite mediche, infatti, soltanto lunedì 28 settembre. E da martedì Brocchi lo avrà a disposizione per gli allenamenti.

“L’acquisto di Boateng è stato abbastanza complesso – racconta l’amministratore delegato del Monza – ad un certo punto sembrava dovesse andare a giocare a Montreal in Canada e, poi, c’è stata la trattativa con la Fiorentina, proprietaria del suo cartellino, per accordarsi sul pagamento dello stipendio, che il calciatore ha anche accettato di ridursi pur di venire da noi”.

U-POWER STADIUM

La vigilia del match d’esordio della serie B, oltre a segnare la conclusione definitiva del mercato del Monza anche in uscita, con il trasferimento dell’attaccante Gliozzi al Cosenza a titolo temporaneo annuale, è stata soprattutto l’occasione per dare una veste ufficiale al nuovo U-Power Stadium. Che prende il posto del vecchio Brianteo e domani, 25 settembre alle ore 16.45, nella partita dei biancorossi contro la Spal, accoglierà anche il ritorno del pubblico sugli spalti. Una presenza poco più che simbolica, viste le misure di prevenzione per il Covid, ma, comunque, importante dopo mesi di rigorose porte chiuse.

“Sono felice ed emozionato perché oggi nasce il quarto stadio monzese della mia vita – spiega Galliani – dopo il vecchio San Gregorio, il Sada e il Brianteo, ora abbiamo l’U-Power Stadium, che ci consente di iniziare con il vestito della festa la stagione del grande sogno della serie A”.

“Speriamo di realizzarlo in un anno, anche perché il presidente Berlusconi mi ricorda che siamo ormai piuttosto in là con l’età e dobbiamo accelerare per raggiungere i nostri ambiziosi obiettivi” scherza, ma non troppo, l’amministratore delegato della società biancorossa.

Traguardi che volano molto in alto anche quelli di Franco Uzzeni, patron di U-Power, da tempo leader mondiale, con i suoi 5mila dipendenti, nelle calzature da lavoro e negli ultimi anni un marchio molto lanciato anche nell’abbigliamento di questo specifico settore produttivo.

“Ho scelto di investire sul Monza con aspettative molto alte che posso sintetizzare in cinque step consecutivi – spiega Uzzeni, amante dello sport, popolare pilota di rally e vincitore per ben otto volte delle Valli Ossolane – prima la serie A, poi arrivare nei primi 7 in classifica, quindi nei primi 3, vincere lo scudetto ed infine la Champions”.

Sognare, in questo caso, non si può dire che non costi nulla. Ma sicuramente il “leone che ruggisce” della U-Power, icona del brand piemontese ormai sinonimo di protezione e comfort sul lavoro, cercherà di portare fortuna al Monza. A cui non solo ha dato il nuovo nome dello stadio, ma occupa anche uno spazio esclusivo sul fronte delle divise da gioco.

Proprio la casa che ospita le partite casalinghe della squadra di Brocchi, che con la proprietà Berlusconi ha già cambiato aspetto grazie all’ammodernamento dell’impianto luci, alla nuova sala stampa eal rosso dei seggiolini delle tribune, dove campeggiano le immagini stilizzate dei principali monumenti del capoluogo della Brianza, potrà fare ulteriori passi in avanti in caso di conquista della serie A.

“Per la serie B è stata ufficializzata la capienza di 10mila spettatori, ma con la promozione ed alcuni interventi di adeguamento potremo facilmente arrivare a circa 17mila – annuncia Galliani – in particolare porteremo la tribuna più vicina al campo e ci sarà una copertura a forma di C sul modello dello stadio di Udine”.

La proprietà del vecchio Brianteo, ora U-Power Stadium, resta per il momento del Comune. “Abbiamo una concessione di 45 anni, quindi di fatto è come se fosse di proprietà – sostiene l’amministratore delegato biancorosso – la proprietà Berlusconi, l’uomo a cui dobbiamo tutto quello che è oggi la società Monza calcio, ha già investito milioni di euro nello stadio e per l’impianto di Monzello. L’intenzione è di lasciare alla città qualcosa che resti nel tempo”.

Il dialogo con l’attuale amministrazione comunale di Piazza Trento e Trieste è più che cordiale. “Se ci sarà l’opportunità di ridiscutere la proprietà dello stadio, noi siamo assolutamente disposti a farlo – assicura il sindaco di Monza, Dario Allevi – è bello vedere l’entusiasmo che si è creato intorno alla squadra di calcio della nostra città che, al di là dei risultati sportivi, sta diventando un punto di riferimento per la comunità, ma anche un mezzo per far arrivare nuovi imprenditori e creare occasioni di sviluppo”.

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