Politica

Monza approva il documento unico programmatico. Per l’opposizione serve più cultura

Il consiglio comunale monzese, nella seduta di ieri 14 settembre, ha approvato  il Documento unico di programmazione.

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Il consiglio comunale monzese, nella seduta del 14 settembre, ha approvato  il Documento unico di programmazione. Il Dup, come illustrato all’aula, costituirà la guida strategica ed operativa dell’ente, ed è stato redatto in base alle linee dell’amministrazione comunale.

La votazione si è svolta senza intoppi ma con qualche polemica da parte dell’opposizione che lo ha definito “carente” soprattutto dal punto di vista delle iniziative culturali e della sicurezza in città.

“Si tratta di un documento a Monza che non si modifica per nulla a fronte di una pandemia senza precedenti. – ha sottolineato nel suo intervento il consigliere di Italia Viva, Francesca Pontani – Qualche accenno alla pandemia, al lockdown più per giustificare ritardi e mancanze della amministrazione che per realizzare nuove strategie ed idee post Covid. Manca un Piano per la città di Monza , piano che ritroviamo in moltissime città lombarde limitrofe a noi come Bergamo con Bergamo Rinascimento, Mantova con il Piano per Mantova e Brescia con Alleanza per la cultura. Strategie complesse che guardino al 2030 non a domani sera o al giorno dopo. E questo vale per cultura, formazione, commercio, urbanistica e welfare e sicurezza. Bisogna togliere il velo di cipria e di belletto da questa Giunta da photoshop e selfie. Manca il disegno della città e per la città, si vuole preservare tutto allo stato attuale senza accorgersi che il mondo è cambiato, che Monza ha bisogno di un Governo”.

 

 

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