Economia

Imprese in rosa, l’8 ottobre a Monza webinar di Confimi sull’educazione finanziaria

L'appuntamento fa parte del ciclo di incontri gratuiti organizzato dal gruppo Donne imprenditrici dell'associazione. L'obiettivo è dare strumenti per ridurre il gender gap e far crescere l'emancipazione femminile.

confimi-condivision (Copia)

Sono delle potenziali Ferrari, ma con un motore che spesso non viene usato al massimo dei suoi giri. Non si tratta di automobili, ma di imprese al femminile. Che in Italia sono più di 1 milione e 300 mila, il 22% del totale, con un aumento del 3% negli ultimi 5 anni. Il settore di riferimento per le imprese guidate da donne, che hanno una buona propensione verso gli investimenti legati all’ambiente, alla sostenibilità e alle politiche di welfare aziendale, è soprattutto quello dei servizi. Dall’istruzione alla sanità, dall’assistenza sociale alla cultura, al turismo e al wellness.

Eppure, nonostante questi numeri rilevanti e positivi, che in Lombardia raccontano di circa 180mila aziende femminili, di cui 65mila a Milano e 13mila a Monza e Brianza, c’è un altro dato che dice più di tutti cosa serve alle donne imprenditrici per poter crescere nelle loro attività aziendali. Il 46% di esse, infatti, dichiara come prima fonte di finanziamento il capitale personale o familiare e solo 1 su 5 ricorre al credito bancario. E il motivo fondamentale di questa tendenza sta nell’alto tasso di richieste di credito non accolte o erogato in percentuale non adeguata alle reali necessità delle imprenditrici.

Ecco perché il superamento dell’emancipazione femminile e del gender gap passa anche attraverso un deciso miglioramento del rapporto tra imprese al femminile e sistema bancario. Proprio in questa direzione il gruppo Donne Imprenditrici di Confimi Industria ha organizzato un ciclo gratuito di webinar sull’educazione finanziaria. Otto incontri (Programma), spalmati tra il 9 settembre e il 26 ottobre, che simbolicamente stanno unendo l’Italia da Nord a Sud.

Ad organizzarli, infatti, con il supporto di esperti e consulenti di finanza e credito alle imprese, sono alcune imprenditrici associate a Confimi Industria, ognuna nel territorio in cui è residente. Tanti i temi che vengono affrontati negli appuntamenti in programma. Dal MOL (Margine Operativo Lordo) al mondo del factoring, dall’invoice trading agli elementi di facilitazione all’accesso al credito. Fino alla liquidità e all’interpretazione di un bilancio alla luce, anche, delle nuove disposizioni per fronteggiare la crisi da Covid-19.

“Siamo partite dal presupposto che una materia meglio la si conosce e meno la si teme – spiega Vincenza Frasca, presidente del gruppo Donne Imprenditrici di Confimi Industria – soprattutto oggi, saper dialogare con gli istituti di credito e essere in grado di raccontare la visione e la strategia che c’è dietro ai progetti aziendali è una skill necessaria soprattutto nel mondo delle piccole e medie imprese di cui Confimi è espressione”.

IL WEBINAR A MONZA

Giovedì 8 ottobre l’iniziativa sull’educazione finanziaria di Confimi Industria, che a livello nazionale riunisce 40mila aziende, con circa 500 mila addetti complessivi e un fatturato aggregato di circa 80 miliardi di euro annui, farà tappa a Monza con il quinto dei suoi otto appuntamenti.

L’evento, dal titolo “Tutela del credito commerciale, elementi di facilitazione all’accesso al credito”, è destinato ad una platea ampia: imprenditrici, partite iva, direttrici e responsabili amministrative e finanziarie, libere professioniste.

A dare l’impulso principale all’organizzazione del webinar monzese, che durerà 45 minuti e vedrà tra i relatori anche Franco Goretti, neo-presidente di Confimi Industria Monza e Brianza e Valentina D’Aniello di Euler Hermes, colosso assicurativo del credito commerciale e della gestione del rischio aziendale, è Paola Marras (nella foto in alto), titolare di Niklas-Progetti di comunicazione, associata di Confimi Industria Monza e Brianza e membro della giunta nazionale del gruppo Donne Imprenditrici di Confimi Industria.

“Solo il 37% di donne, da una recente ricerca, detiene investimenti, contro il 48% degli uomini – spiega Marras – solo 1 donna su 5 ritiene che investire sia il modo migliore per raggiungere gli obiettivi finanziari a lungo termine ma il 67% delle donne intervistate pensa comunque che “risparmiare” sia il modo migliore per pensare al futuro”.

“Un dato positivo, però, emerge se facciamo un confronto a livello internazionale rispetto alla propensione all’investimento – continua – contrariamente alla comune percezione, il 37% delle donne italiane detiene investimenti contro il 27% delle britanniche e solo il 24% delle tedesche”.

La base, insomma, per un ulteriore sviluppo dell’imprenditoria rosa in Italia, dove Milano detiene il primato nazionale di aziende a conduzione femminile e Monza Brianza si colloca al 14mo posto, sembra esserci. Certo, i danni provocati dal Covid-19 all’economia sono ancora da valutare in tutta la loro portata. Ma la crescita di imprese rosa con cui era iniziato il 2020, soprattutto nei settori dell’innovazione, scientifico e tecnico, è un segnale ben preciso. Da non disperdere.

“Le donne, più inclini a investimenti Green, al welfare, alle buone pratiche, in primis lo smartworking possono e devono fare la differenza, per creare nuovi modelli di sviluppo e di business più consapevoli” afferma Marras che, con altre tre imprenditrici monzesi, ha recentemente lanciato il progetto “CON_diVISION”, finalizzato a fornire dispositivi di distanziamento e protezione, sempre più necessari nell’epoca Covid.

“Da qui la volontà di creare un percorso formativo a disposizione delle donne con il ciclo di webinar sull’educazione finanziaria di Confimi Industria – continua – un vero percorso formativo gratuito che possa arricchire e fornire strumenti per le piccole e medie imprese, ma anche per le professioniste e per tutte coloro che vogliono accrescere la loro conoscenza in campo economico-finanziario”.

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