Arcore, giostre e rischio assembramenti: alle preoccupazioni dei genitori risponde l’assessore

La risposta del Comune: " Se eliminiamo tutto non possiamo davvero ripartire e convivere con la situazione che ci troviamo ad affrontare. La Polizia Locale farà la sua parte vigilando e intervenendo se necessario".

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La polemica ad Arcore corre sui binari della sicurezza sanitaria. Da una parte la volontà di ripartire e di tornare a una, seppur nuova, normalità, dall’altra la preoccupazione di un ritorno dei contagi. A far scoppiare il dibattito, la presenza delle giostre in occasione della fiera di S. Eustorgio del 20 e 21 settembre proprio davanti alla scuola delle Dorotee, alle elementari di via Edison e vicino al Palazzetto dello Sport.
Un controsenso per alcuni genitori e insegnanti che hanno lanciato sui social le loro parole di preoccupazione rispetto a una situazione, a parer loro, difficilmente gestibile e controllabile a livello di uso di mascherine e distanziamento tra i ragazzi, se dovessero frequentare quel luogo.

Non solo, qualcuno ha anche scritto al sindaco Colombo proprio per manifestare la contrarietà rispetto alla presenza delle giostre in questo periodo così delicato. Se a scuola le regole sono infatti ferree, il rischio secondo alcuni genitori, ma anche secondo alcuni insegnanti, è quello di vanificare, proprio a pochi metri dai cancelli della scuola, tutti quegli sforzi finora profusi tra le mura scolastiche, dove mascherine e distanziamento sono le parole fondamentali in questa ripartenza. Una sorta di controsenso in termini di immagine e di messaggio per i ragazzi.

“Facendo anche mia la preoccupazione di altre persone transitanti nei pressi (dell’area dove sorgono le giostre ndr), Le chiedo cortesemente – ha scritto un arcorese al sindaco Rosalba Colombo- di spiegare come sia possibile autorizzare una tale fonte di assembramento, specie per i più giovani, nel momento contingente che stiamo vivendo, viste anche  tutte le regole che stiamo imponendo ai nostri figli e nipoti quando si recano a scuola. Non riteniamo che gli esempi dei risultati del dopo ferie siano sufficienti per ripensare a quanto sopra? Qualora tale permissività dovesse portare conseguenze sanitarie,  chi dovremmo ritenere responsabile, i cittadini arcoresi o gli enti comunali e non, preposti alla sanità pubblica?“.

Secondo altri genitori sarebbe invece bastato, idealmente, spostare almeno per quest’anno le giostre in un’altra area e non proprio davanti ai cancelli della scuola. Se infatti il resto della tradizionale fiera, che ogni anno il terzo weekend di settembre coinvolge l’intera città, è stata spostata in piazza Pertini, dove si svolge solitamente il mercato settimanale, le giostre sono invece rimaste lì dove sono praticamente da sempre. La scelta dell’amministrazione comunale di spostare l’ubicazione delle bancarelle è dovuta proprio a questioni di sicurezza legate, appunto, all’affluenza ai seggi per il referendum e alla conseguente volontà di dislocare in sedi diverse i flussi di cittadini del weekend del 20 e 21 settembre.

Da parte sua il Comune risponde all’attacco dei genitori preoccupati parlando di ripartenza e di necessità di ritornare nel rispetto delle regole a una nuova normalità. “L’autorizzazione delle attività delle giostre segue un iter preciso e non c’è nulla nei decreti  anticovid in vigore che vieti lo svolgimento di queste attività – ha risposto l’assessore all’Istruzione e alla Fiera di Sant’Eustorgio, Paola Palma – Se parliamo di ripartenza ognuno deve fare la sua parte per ripartire davvero rispettando le regole. Se eliminiamo tutto non possiamo davvero ripartire e convivere con la situazione che ci troviamo ad affrontare. Ricordo poi che il terreno, dove si trovano le giostre è di proprietà privata. Mi auguro che tutto possa andare bene e che tutti abbiano come priorità il rispetto delle norme in vigore. La Polizia Locale farà la sua parte vigilando e intervenendo se necessario“.

Foto di archivio.

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