Si è spento la scorsa notte all’età di 96 anni Ambrogio Riboldi, l’ultimo partigiano di Arcore. Brianzolo doc, Riboldi aveva dedicato la sua vita all’impegno antifascista e anche dopo la Liberazione del 25 aprile 1945 non aveva mai smesso di lottare per portare avanti i valori e la memoria partigiana. Ex sindacalista, amministratore comunale e già Vicesindaco della comune di Arcore, Ambrogio Riboldi negli anni non aveva rinunciato al suo impegno tra le fila dell’ANPI e aveva dedicato parte della propria vita ai più giovani, raccontando nelle scuole che cosa era stata la Resistenza.
«Sono qui a parlare delle battaglie del 25 aprile mentre oggi si combatte un’altra battaglia, quella contro il virus – ci aveva raccontato in un’intervista realizzata pochi mesa fa in occasione del 25 aprile 2020. – Ho vissuto in prima persona i giorni della Liberazione di Milano. Ero stato rinchiuso nel carcere di San Vittore e sono riuscito a scappare la notte del 24 aprile del ’45: il giorno dopo si sarebbe scritta la storia. Ricordo Arcore, i miei compagni, la città, gli abitanti che ci aspettavano con entusiasmo: erano tutti con noi. Sapevamo che in quel momento avevamo liberato i luoghi, le piazze, le fabbriche: in un parola avevamo liberato l’Italia».
Il ricordo
Lo ricordano con parole affettuose i membri dell’ANPI. “Se ne va – si legge in un post su Facebook – un Partigiano, un simbolo di questo paese, un uomo che per difendere i propri ideali di libertà, democrazia, giustizia sociale e uguaglianza fin da giovanissimo non ha esitato a lottare. Se ne va la nostra guida, il nostro amato Presidente Onorario, Ambrogio Riboldi che fino all’ultimo giorno della sua lunga vita si è impegnato in questa associazione al nostro fianco”.
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