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Pavan Free Bike, Giuseppe Mascheri: semplicità e determinazione

New entry 2020 in Pavan Free Bike, ha vinto subito alla prima uscita con i colori rosso-bianco, ma la sua impresa vera e propria è stato un Everesting, una sfida verticale su una salita della sua Valsassina.

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Parlare di inizio di stagione con il botto è quanto mai appropriato a proposito di Giuseppe Mascheri, appena arrivato in Pavan Free Bike, alla prima gara dell’anno a Calusco d’Adda, il 34enne di Introbio, ha inaugurato la serie di vittorie del team, prima di tornare a calzare gli sci sulle piste della sua Valsassina.
Da ragazzino per uno che vive in Valsassina, imparare a sciare è una cosa del tutto naturale, una regola a cui nemmeno Giuseppe Mascheri è sfuggito e dai 6 ai 14 anni deve la sua crescita sportiva ad uno sci club della valle, che lo ha accompagnato nell’agonismo.  Al ciclismo si è avvicinato più tardi, “distratto” anche dalla passione per le due ruote a motore.  Ha iniziato a gareggiare in mountain bike per puro divertimento solo nel 2015 e da allora non ha perso occasione per mettersi in gioco e dimostrare a se stesso la sua tenacia in gara come nella vita.

Ciao Giuseppe, raccontaci come sei arrivato in Pavan Free Bike?
“Negli ultimi anni durante le gare ho avuto modo di vedere crescere il numero degli atleti della squadra e sui percorsi un’assistenza ai corridori sempre curata, questo mi ha fatto subito capire la serietà del team.   Dopo una breve chiaccherata con Claudio, ad inizio stagione la decisione è stata semplice e immediata, dopo un paio di incontri con la squadra ho anche potuto constatare che la vera essenza di Pavan Free Bike è la passione”

Hai iniziato con le gare long distance e nei tuoi cinque anni in mtb hai partecipato in prevalenza a marathon e point to point, quest’anno cosa avevi in programma?
“Si, ho iniziato con le marathon più per casualità che per scelta.  Mi hanno dato molte soddisfazioni ed ho avuto modo di crescere come atleta, fino allo scorso anno quando dopo aver provato a correre un paio di gare in circuito ho deciso di lanciarmi nel mondo cross country, con nuovi stimoli e nuovi obiettivi”

Che caratteristiche fondamentali ritieni di avere come sportivo?
Posso dire di essere molto ambizioso ed avere spirito di sacrificio, preferisco guardare al futuro cercando di migliorarmi e divertirmi il più possibile.  Senza sacrificio non è bello ottenere risultati e questi sono la somma di tutto quello che hai fatto prima, anche se non sempre tutti i sacrifici vengono ripagati”

Il giorno dell’Epifania, prima gara e prima vittoria a Calusco d’Adda con la nuova maglia, che giorno è stato quello?
“Una vittoria che mi ha senz’altro fatto piacere, ma a dirla tutta è stata più fortuna che merito…”

E quello della tua prima vittoria nel 2019 a Brenna?
“Più che l’aver vinto la gara, la grande soddisfazione è stata l’aver raggiunto un obbiettivo, la prima vittoria appunto”

Come sono andate le gare del restart della stagione?
”Bene direi, alla prima gara dopo la ripresa sono salito sul podio a Rivoli Veronese e ho concluso in quarta posizione al Campionato Regionale. Anche senza competizioni quest’anno sono riuscito a togliermi una piccola soddisfazione con una sfida verticale, un Everesting su una salita vicino a casa mia, la Taceno – Alpe Camaggiore: E’ stata dura, a tratti è sembrato impossibile, l’ho cercato, voluto fortemente ed ottenuto con tutto me stesso, ora lo custodirò per sempre”

Quanto tempo dedichi all’allenamento? Come riesci a conciliarlo con il lavoro?
“Il più possibile, cercando come tutti di incastrare impegni lavorativi, sono artigiano impermeabilizzatore nel settore edile, e famigliari nel migliore dei modi. Di questo l’intero merito va a mia moglie Mari”

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