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Agrate Brianza, l’Hub termina la sua attività. Trasferiti anche gli ultimi richiedenti asilo

In questi giorni anche gli ultimi ragazzi ospiti del centro sono stati trasferiti in altre strutture e il sito ha terminato, come preannunciato, la sua attività.

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Sono passati poco più di cinque anni da quel 14 luglio 2005, giorno nel quale l’allora Prefetto di Monza e della Brianza Giovanna Vilasi comunicò all’amministrazione comunale di Agrate Brianza l’istituzione nel comune brianzolo di un Hub di prima accoglienza per richiedenti asilo presso l’area di proprietà provinciale sita in Viale delle Industrie. In questi giorni anche gli ultimi ragazzi ospiti del centro sono stati trasferiti in altre strutture e il sito ha terminato, come preannunciato, la sua attività.

“Fin da subito l’amministrazione comunale si attivò, con grande senso di responsabilità istituzionale, per affrontare al meglio questa nuova situazione, dando vita a tutte le possibili sinergie tra comune, gestori, comunità pastorale e associazioni di volontariato locali per rendere l’accoglienza e l’integrazione possibili e continuative: negli anni si sono attivati, tra le altre iniziative, corsi di italiano, eventi culturali e sportivi, lavori socialmente utili e occasioni di convivialità e reciproca conoscenza. – racconta il sindaco Simone Sironi – Ricordo ancora bene i giorni passati insieme a molti di questi ragazzi e a tanti volontari nella tinteggiatura delle pareti delle nostre scuole e della cancellata del nostro stadio comunale, nella sistemazione delle fioriere sulle strade e nei lavori presso l’Oasi naturale della Vasca Volano. Così come rimarrà indimenticabile l’iniziativa della “tavola condivisa” promossa per anni in diverse occasioni”.

Il primo cittadino spiega come negli anni siano state sempre più numerose le risposte positive da parte della comunità agratese rispetto a qualche iniziale atteggiamento di rifiuto. A dispetto dei timori e delle perplessità di alcuni, quella che poteva limitarsi ad essere “un’accoglienza” si è trasformata, grazie a tante forze in gioco, in uno “straordinario progetto di accoglienza” che ha fatto bene a tanti, soprattutto a chi è stato capace di aprirsi a questa esperienza.

“Non per dovere ma con vera riconoscenza dico grazie a chi ha gestito direttamente il centro in questi anni, ovvero gli uomini e le donne di Consorzio Comunità Brianza e di Croce Rossa Italiana, oltre alle tante cittadine e cittadini agratesi che hanno condiviso anche solo un’ora del loro tempo per costruire qualcosa di bello che rimarrà per sempre nella memoria storica e nella coscienza civile del nostro paese. Saluto quest’avventura con l’augurio di non lasciarla alle spalle come un’esperienza conclusa, ma come un seme del quale poter continuare a veder germogliare i frutti. Raccoglieremo umanità, bellezza e giustizia solo se per primi sapremo farne esperienza”.

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