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Trenord torna indietro: sì alle bici sui treni. Ecco come e su quali treni

Ci sono però dei nodi ancora aperti: ad esempio, il numero troppo basso di posti per le bici nei treni.

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Qualche gioco fa Trenord, l’azienda che gestisce il trasporto ferroviario regionale in Lombardia, ha permesso di nuovo ai passeggeri di portare le biciclette a bordo della maggior parte dei suoi treni. Un vero e proprio retrofront rispetto alla decisione presa a inizio giugno che impediva agli utenti di trasportare le due ruote in carrozza. La motivazione che era stata data dalla società era legata all’emergenza Coronavirus: secondo i vertici di Trenord, infatti, la presenza di veicoli ingombranti a bordo limitava gli spazi per il distanziamento sociale.

In molti, però, avevano criticato l’operazione, considerata controversa e controproducente, oltre che penalizzante, soprattutto per la categoria dei riders, i fattorini che consegnano cibo a domicilio e usano il trasporto ferroviario quotidianamente.

Tornano le bici sui treni

In un comunicato stampa pubblicato pochi giorni fa sul proprio sito internet, l’azienda ferroviaria ha fatto sapere di avere ripristinato il trasporto della bici sulla maggior parte delle proprie linee, circa 700 treni, a patto che i posti riservati ai veicoli non superino quelli consentiti. Su alcune linee, inoltre, riserverà due appositi vagoni per i food delivery: una notizia che è stata accolta con particolare entusiasmo da parte di diversi collettivi che per settimane hanno protestato in difesa dei diritti della categoria.

Alcuni nodi da risolvere

Ma quella che potrebbe sembrare una vittoria su tutti i fronti, in realtà presenta alcune problematicità. In primo luogo dal punto di vista turistico e lavorativo. Una delle linee in assoluto più frequentata dai cicloturisti è, infatti, aperta solo in parte alle bici: parliamo della Milano-Tirano, che passa da Lecco, risale il Lago e arriva fino in Valtellina. Sui tre treni che consentono di raggiungere Sondrio da Milano Centrale fra le 6.00 e le 9.00 del mattina, cioè l’orario in cui partono i ciclisti, soltanto uno dispone di spazi a bordo per le biciclette. La stessa tratta passa anche per l’hinterland milanese, Monza e alcuni paesi della nostra provincia, da dove in settimana partono e arrivano molti pendolari che lavorano in città. Anche loro potrebbero essere scoraggiati a utilizzare la bicicletta per spostarsi a Milano.

E a quello delle tratte, rischia di sommarsi anche il problema dei numeri. «Il numero massimo di bici sui treni – si legge sul sito di Trenord – varia a seconda del tipo di mezzo, da un minimo di 4 a un massimo di 18». Cifre sicuramente basse rispetto al bacino di utenti che prende il treno o ricomincerà a prenderlo a partire da settembre.

Il Post segnala inoltre che “la cosa paradossale è che i mezzi più nuovi sono quelli che possono trasportare il minor numero di biciclette a bordo. Questo perché gli ultimi treni acquistati da Trenord, gli ETR 425 Coradia Meridian prodotti dall’azienda francese Alstom, non hanno alcun posto riservato alle biciclette: l’unico modo per assicurarle a bordo senza intralciare il corridoio è stiparle in uno spazio riservato ai passeggeri disabili, nel caso ovviamente non ne salga nessuno a bordo”.

Novità, conferme, sperimentazioni

Ma uno spiraglio per risolvere i nodi attualmente aperti c’è: Trenord ha infatti annunciato che sta valutando di incrementare i posti per le bici sui propri treni. Inoltre sta attivando due servizi per venire incontro agli utenti: in primo luogo un’app di prenotazione, attualmente in fase di sperimentazione, che secondo l’azienda “agevolerà e renderà ordinato l’accesso”. A questa si aggiunge la possibilità da parte di gruppi organizzati superiori alle 4 unità di prenotare la propria area sul treno: “Trenord – si legge in una nota ufficiale – sta allestendo un servizio di prenotazione mediante un ufficio dedicato che indicherà il treno più adeguato alle esigenze della comitiva e gestirà anche richieste specifiche per linee dove il trasporto bici è ordinariamente vietato”.

L’azienda sottolinea infine che resta consentito il trasporto di biciclette pieghevoli, monopattini e mezzi simili non ingombranti, con dimensioni non superiori a 80x120x45cm, e riposti in modo da consentire l’accesso, la movimentazione e la disposizione dei passeggeri in sicurezza a bordo treno.

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