Economia

Split payment, il commento di Barzaghi (Confartigianato): “Un rischio per le nostre imprese”

“Il rischio è una mancanza di liquidità, un ulteriore danno alle imprese che tornano in carreggiata dopo il Covid”

barzaghi giovanni mb

L’Italia potrà continuare ad usare lo split payment, il meccanismo di scissione dei pagamenti come misura speciale di deroga a quanto previsto dalla direttiva in materia di IVA, fino al 30 giugno 2023. Una scelta approvata dalla Commissione europea che fa discutere e sta generando, anche nel nostro territorio, un ricco dibattito. Tra le voci in campo anche quella di APA Confartigianato Imprese, che vede nel meccanismo “una sottrazione di liquidità” inaccettabile all’indomani dell’emergenza Coronavirus.

«Negli ultimi mesi il Governo si è riempito la bocca di “semplificazione”, “urgenza di liquidità”, supporto e aiuto alle Imprese – commenta il Presidente di APA Confartigianato Imprese Milano Monza e Brianza, Giovanni Barzaghi – Con la proroga del meccanismo dello split payment riteniamo però che tutte quelle intenzioni – diventate in questi difficili mesi un leitmotiv quotidiano – vengano non solo disattese, ma anche tradite. Le imprese che stanno provando a rimettersi in carreggiata hanno bisogno oggi più che mai di liquidità. Prorogare fino al 2023 il meccanismo per la scissione dei pagamenti rischia di danneggiare chi lavora con le PA perché va nell’opposta direzione di una sottrazione di liquidità, dovuta a rimborsi a lungo termine, ed è incongruente rispetto alle necessità di questo preciso momento storico. Più in generale, aggiungo che un meccanismo pensato per contrastare l’evasione dell’Iva necessiterebbe un superamento integrale oggi che la fatturazione elettronica e l’invio telematico dei corrispettivi forniscono già strumenti per un adeguato controllo».

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