Sociale

Pizzaut riparte col Truck Food. “Nutriamo l’inclusione con pizze di ottima qualità”

Pizzaut riparte con un truck food rosso fiammante. Ci sono già delle prenotazioni da parte di realtà del territorio, pronte ad accogliere i ragazzi e ad assaggiare le loro gustose pizze di qualità.

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Pizzaut riparte: lunedì è arrivato il truck food rosso fiammante, che per questa prima fase post lockdown sostituirà la pizzeria fisica che avrebbe dovuto aprire a giugno, se non ci fosse stata la pandemia. Per Nico Acampora, fondatore del progetto Pizzaut, non si tratta di un ripiego: “Il ristorante è praticamente pronto, ma considerate le attuali restrizioni anti Covid-19, preferiamo aprire più avanti. Del resto, da Pizzaut non si mangia una pizza e basta, si tratta di un’autentica esperienza di inclusione“.

Martedì sera c’è stata la prova generale con tutti i ragazzi che hanno preparato le prime pizze per parenti e vicini di casa, a bordo del nuovo truck food. Nel frattempo sono già arrivate diverse richieste da aziende e cooperative interessate a ospitare la pizzeria itinerante targata Pizzaut.

Prima serata, un successo sorprendente

Foto Valentina Santoro

“La prova generale con il nuovo truck food ha superato ogni aspettativa. I ragazzi sono stati sorprendenti. Fatta eccezione per una quindicina di minuti iniziali di smarrimento, poi tutto è andato benissimo. Non bisogna dimenticare che sono ragazzi autistici e per loro passare da una cucina di 60 mq, quella della pizzeria, a soli 4 metri di spazio del truck, è un’ardua impresa eppure ce l’hanno fatta alla grande”, racconta entusiasta Nico Acampora.

“Inizialmente eravamo soltanto noi e qualche parente nel giardino di casa nostra, tutti seduti in tavoli rigorosamente distanziati e tutti con la mascherina a portata di mano per gli spostamenti. A un certo punto, si sono aggiunti alcuni vicini e poi a sorpresa è arrivato anche il sindaco di Muggiò!“.

“Sarà stata l’emozione di incontrarci di nuovo tutti insieme dopo il lockdown, sarà stata la magia di un progetto che si realizza, o forse tutto l’insieme, resta il fatto che ieri sera non smettevo di fare complimenti ai ragazzi. Anche loro si sono mostrati felici e contenti di ciò che sono riusciti a fare. Ognuno ha espresso la propria emozione e la propria gioia in relazione alle proprie caratteristiche, chi lavorando senza una pausa, chi con magnifici silenzi, chi esprimendola con grandissimi sorrisi e chi l’ha verbalizzata. C’è stato anche chi ha ceduto alla commozione”.

“Poteva succedere di tutto… e invece loro ci hanno sorpreso di nuovo. Io personalmente sono rimasto colpito dalla loro enorme capacità di adattamento, soprattutto dopo un lungo periodo di clausura e limitazioni, come quello che abbiamo appena vissuto”.

“Che emozione pazzesca… vedere il gigante buono fare nuovamente le sue pizze e dire ai camerieri di muoversi che i clienti aspettano, vedere Francesco proporre i suoi caffè anche a chi non lo beve, sentire Gabriele organizzare i turni dei camerieri mentre racconta di un evento storico, incrociare Lollo con una pizza in mano che cerca il tavolo giusto che ancora non l’ha ricevuta, seguire Leonardo che distribuisce il dolce che ha realizzato con grande amore, ascoltare Teo passare fra i tavoli borbottando rapidissimo, o Alessandro che vuole a tutti costi lavarsi le mani fra una pizza e l’altra….”, scrive Acampora sulla pagina Facebook di Pizzaut. Un lungo messaggio straripante di felicità e speranza per tutti, in particolare per coloro che hanno perso la forza e credono che non sia possibile risollevarsi.

I prossimi appuntamenti

Il progetto sembra essere partito molto bene, le richieste non mancano. “Abbiamo già fissato per il 23 luglio un incontro a Como con un Consorzio di cooperative sociali che organizza un momento ricreativo e di lavoro, il 24 luglio invece saremo a Carugate, ospiti di un’azienda privata, che vuole regalare una festa a un loro dirigente che va in pensione dopo ben 30 anni di lavoro trascorsi insieme. Sarà una pausa pranzo speciale con le ottime pizze di Pizzaut! Il 27 invece dovremmo essere in zona Monza e Brianza“.

“Ci hanno anche già proposto di andare in Sicilia, a Bologna, ma per le mete più lontane dobbiamo ancora capire come organizzarci al meglio. Naturalmente queste richieste non possono che renderci entusiasti e fiduciosi per il futuro”.

Doverosi ringraziamenti

“Tutto questo è stato possibile, non solo grazie al talento dei nostri ragazzi, ma anche grazie al prezioso sostegno di diverse realtà, che hanno creduto nel nostro progetto. Un grazie speciale dunque, a Fondazione comunità Milano,
I bambini delle fate, Coop Lombardia (con cui stiamo organizzando un progetto di formazione) e a STEBA. Sono certo che molte altre aziende di valore decideranno di sostenerci già a partire dalle prossime settimane”.

Pizzaut ha vinto anche contro il Covid-19: nonostante le grosse difficoltà incontrate, non si è persa d’animo ed è già ripartita, trasformandosi e adeguandosi alla cosiddetta “nuova normalità”. Un’autentica iniezione di fiducia.

Foto Facebook Pizzaut

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