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Movida scatenata a Seregno, il sindaco Rossi: “Situazione complicata”

La movida di Seregno finisce sotto la lente di ingrandimento del sindaco Alberto Rossi.

Alberto Rossi

La movida di Seregno finisce sotto la lente di ingrandimento del sindaco Alberto Rossi. Impegnato fino all’una di notte nel servizio di pattugliamento insieme all’assessore William Viganò e alla Polizia locale, il primo cittadino ha definito la situazione “complicata“.

“È evidente che il centro di sera è più frequentato degli altri anni, soprattutto da ragazzini. Confrontandoci con comuni di dimensioni analoghe e superiori, vediamo che le situazioni post lockdown sono molto simili tra loro. La Polizia Locale, unitamente all’Arma dei Carabinieri, è intervenuta stasera in più occasioni e situazioni complicate nei confronti di un gruppo specifico di minorenni, identificando diversi di loro (parecchi dei quali provengono non solo da fuori Città, ma anche da fuori Provincia). Sappiamo bene che non è la prima volta che capitano situazioni simili. Conosciamo e comprendiamo alcune situazioni di disagio che vivono gli abitanti del centro” ha scritto Rossi nella sua pagina Facebook.

È già successo nei giorni e settimane precedenti di multare alcuni ragazzi, di convocare genitori, di parlare con diversi gestori dei locali, e per alcuni casi particolarmente problematici si è anche provveduto a ordinanze limitative sugli orari di apertura. “Noi ci siamo, e certo non solo perché Sindaco e Assessore hanno fatto pattuglia di sabato sera: l’attenzione e gli sforzi sono massimi, ci tengo a dirlo, pur sapendo che il tema, che esiste costante da anni, non è di semplice soluzione. Noi continuiamo a lavorare su questo al massimo delle forze, cercando di implementarle anche con l’aiuto delle altre Forze dell’ordine. Finisco dicendo che il problema di fondo non è un problema che può risolvere una qualsiasi amministrazione da sola. Vedete, non è che questa sia una generazione problematica e prima non esisteva nulla, anzi”.

Per il primo cittadino non si tratterebbe solo di ordine pubblico, il problema risiederebbe nell’emergenza educativa: “E’sempre più necessaria una azione congiunta di tutta una serie di attori sociali, dalla scuola alle famiglie passando per amministrazioni, forze dell’ordine, oratori e altri attori: solo con una nuova alleanza educativa sarà possibile nel medio periodo accrescere e migliorare certe situazioni”.

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