Imparare sui social: si può (ed è divertente) con i ragazzi di ClipNotes

Un progetto made in Brianza vi farà vedere i social sotto una nuova luce. La nostra intervista ai ragazzi di ClipNotes.

gruppo clipnotes mb

Cosa si può condividere sui social? Le regole, in questo settore, le fanno soprattutto loro: giovani e giovanissimi, che fin dall’adolescenza sono abituati a navigare su internet e dal palmo del proprio smartphone, dettano (anche inconsapevolmente) trend e tendenze. La condivisione delle proprie fotografie, dei propri video o dei propri pensieri ha dato vita ad un vero e proprio sistema di business, che ha cambiato il modo di comunicare e accedere alle informazioni. Da qualche anno, sui principali social network infatti si sta affermando anche una nuova prassi di divulgazione, più smart, veloce e capace di attirare subito l’attenzione degli utenti, caratterizzata dalla brevità del video, ma dalla ricchezza delle informazioni. Ed è proprio questo il tipo di contenuti realizzati da “ClipNotes“, il progetto social ideato da un gruppo di ragazze e ragazzi della Brianza.

Li abbiamo incontrati, nella cornice del Parco di Villa Tittoni di Desio, il Comune da cui tutto è partito. «Eravamo a scuola insieme – ci spiega Riccardo – tutto è iniziato da un progetto scolastico. Nel tempo ci siamo staccati ed è nato qualcosa che ora è nostro al 100%. E adesso rischiamo di trovarci dall’altra parte della cattedra».

“Divulgazione, ma nel nostro stile”

Rachele, Greta, Filippo, Giulia. Sono solo alcuni dei nomi che animano la realtà di ClipNotes, il collettivo di ragazzi tra i 20 e i 25 anni che si occupa di fare divulgazione sui social. L’idea nasce tra i banchi di scuola del liceo Majorana di Desio, ma da circa due anni va avanti sulle proprie gambe grazie ad un vero e proprio lavoro di redazione e progettazione interno. «Una parte di noi si occupa di rintracciare i contenuti, elaborare il testo e renderlo fruibile e accattivante per gli utenti, un’altra delle registrazioni e del montaggio – ci spiega una delle anime di ClipNotes, Matilde. – Un confine non così netto, soprattutto durante il lockdown, in cui abbiamo dovuto imparare a fare tutto e a cavarcela come potevamo».

«Usiamo Instagram, YouTube, Facebook e TikTok, il social della “generazione Z” che sta spopolando in questi mesi. E, un po’ a sorpresa, lì andiamo fortissimi – prosegue Riccardo. – Quello che facciamo spazia dalla divulgazione dei contenuti scientifici, fino ad affondi su curiosità, cronaca, società e politica. Ognuno di noi ha i suoi punti di forza quindi cerchiamo di stare su più fronti possibili, mantenendo sempre un tono friendly e rendendo le informazioni più fruibii possibili. Oltre al lavoro di video ci occupiamo di redigere appunti per gli studenti: e così si spiega il nome del nostro progetto “ClipNotes” letteralmente video e note”».

«I contenuti che facciamo sono seri e curati il più possibile, ma non ci fingiamo quello che non siamo – ci raccontano. – Ci divertiamo, cerchiamo dove possibile di rendere piacevoli e divertenti i nostri video e manteniamo un’interazione alta con chi ci segue. Siamo pieni di aneddoti bizzarri e simpatici su alcuni nostri supporters e abbiamo un archivio divertentissimo sui nostri errori dietro le quinte. Fa parte del gioco e di quello che siamo: alla fine conta il risultato finale».

Il futuro del progetto

Attualmente il canale YouTube di Clipnotes vanta oltre 2500 iscritti e un archivio di circa 120 video. Le visualizzazioni sono tantissime (con boom fino a 16 mila per video), considerando che il lavoro fatto dai ragazzi è, come ci confermano loro, “non una professione, ma un extra nelle nostre vite”. «Il sogno è che diventi sostenibile – ci raccontano in chiusura – anche perchè il progetto ha buone potenzialità e abbiamo già ricevuto dei feedback importanti. Alle spalle abbiamo già una collaborazione con una start-up e dei video realizzati appositamente per l’Università Bocconi».

Con la scuola che cambia ed entra in una fase nuova forse ci sarà spazio (e bisogno) di questo tipo di professionalità. Intanto un piccolo esperimento è già stato fatto: alcuni professori dei liceo Majorana di Desio, il luogo da cui tutto è partito, durante il lockdown si sono già serviti dei video di Clipnotes per affrontare alcuni temi del programma con i loro studenti. Tutto l’archivio è disponibile sul canale You Tube.

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