Formazione politica, a Monza la Scuola dell’Alisei consegna i diplomi

La sesta edizione del progetto, quest'anno incentrato sul tema della sostenibilità, nonostante il Covid, ha portato a termine il proprio programma. Tra i dodici partner anche la Cgil Monza e Brianza.

scuola-formazione-politica-alisei-mb (Copia)

Per la Scuola di formazione politica organizzata dall’Associazione Alisei si chiude un anno particolare, ma, nonostante il Covid o, soprattutto, per questo, ricco di opportunità e spunti positivi. E gli occhi sono già puntati su un futuro carico di sfide cruciali da affrontare, soprattutto per i giovani. Che, intanto, sono stati i veri protagonisti dell’evento finale della sesta edizione della Scuola di formazione politica.

Nella sala “Bruno Trentin” della Camera del lavoro di via Premuda a Monza, dopo l’approvazione all’unanimità del bilancio consuntivo 2019 dell’Associazione Alisei, infatti, c’è stata la consegna dei diplomi ai ragazzi e alle ragazze, tra i 16 e i 26 anni, che quest’anno hanno partecipato ad una serie di appuntamenti sul tema “Terra! Orizzonti e strumenti per un futuro sostenibile”.

“E’ un argomento che il Covid, con tutte le sue implicazioni, ha reso quanto mai attuale e centrale – afferma Irene Zappalà, curatrice didattica della Scuola di formazione politica e una delle partecipanti alla prima edizione del progetto – nonostante le problematiche, che ci hanno costretto ad uno stop forzato a causa del lockdown, dal punto di vista dei contenuti siamo riusciti a portare a termine tutte le lezioni previste”.

“Questo ci riempie di soddisfazione, anche per la risposta avuta dai giovani iscritti, che hanno mostrato la voglia di partecipare, anche se a distanza e in una modalità che li ha portati ad andare oltre certi steccati – continua – naturalmente il nostro desiderio è una Scuola di formazione politica in presenza, che permetta di interagire e sviluppare gruppi di lavoro”.

LA SESTA EDIZIONE

 Il programma originario di dieci lezioni, precedute da un incontro di inaugurazione con Rosy Bindi (clicca qui), Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia nella scorsa legislatura, Ministro della Sanità dal 1996 al 2000 e Ministro per le politiche per la famiglia dal 2006 al 2008, è stato, quindi, necessariamente rivisto, ma mai abbandonato. E ha sfruttato, il più possibile, le possibilità offerte dalla tecnologia (leggi l’articolo).

“Arrivare in fondo a questa edizione è stata una scommessa vinta – sostiene Giorgio Garofalo, presidente dell’Associazione Alisei – devo ringraziare il nostro Comitato scientifico, il Consiglio Direttivo, i ragazzi e le ragazze per l’impegno e la dedizione, i relatori che erano già in programma e quelli nuovi che si sono aggiunti, tutti di assoluto livello”.

“Niente, però, sarebbe stato possibile senza i nostri dodici partner – continua – la Cgil Monza e Brianza, Libera Monza e Brianza, Brianza SiCura, Legacoop Lombardia, Diritti Insieme, Associazione Minerva, Legambiente Lombardia, Forum Disuguaglianze Diversità, Associazione Manuia, Anpi Monza e Brianza, Fridays For Future Monza e Associazione Il Mosaico”.

Tra i relatori che hanno aderito al progetto della Scuola di formazione politica in un secondo momento “ci sono anche Raffaele Mantegazza, docente di Pedagogia generale e sociale all’Università di Milano-Bicocca – ricorda Matteo Perego, membro della segretaria didattica del progetto – il fisico e climatologo del Cnr Antonello Pasini, noto per le sue pubblicazioni sul cambiamento climatico e Sara Didoni del Distretto di Economia Solidale della Brianza”.

IDEE PER IL FUTURO

 Il Covid è stata una tragedia sanitaria, speriamo superata nel suo apice. Ma è già diventata un’emergenza economica. Che, nei prossimi mesi, rischia di sfociare in emergenza sociale e finanziaria. Di fronte a tali pericoli, quale può essere il ruolo della Scuola di formazione politica organizzata da Alisei? Quali i temi in vista della settima edizione nel 2021?

“Bisogna tornare a mettere al centro la giustizia sociale, l’uguaglianza, la solidarietà, la tutela dell’ambiente” sostiene Loris Maconi, presidente dell’Anpi Monza e Brianza. “Come dimostrano recenti indagini investigative, anche nel nostro territorio c’è qualcosa nel tessuto connettivo sociale che si sta rompendo e il Covid può favorire l’espansione di fenomeni mafiosi – aggiunge Valerio di Libera Monza e Brianza – la Scuola può contribuire a fare formazione sui grandi principi, come la libertà, sul come declinarla ed esercitarla, anche in relazione alla responsabilità verso gli altri”.

Gli obiettivi del prossimo futuro, insomma, devono essere ambiziosi per poter essere all’altezza delle sfide che il Covid ci metterà di fronte. “Bisogna partire da esperienze territoriali per pensare in grande – afferma Angela Mondellini, segretaria generale della Cgil di Monza e Brianza – il Covid ci ha fatto vedere quanto c’è da cambiare in un sistema iniquo, che sfrutta le persone, l’ambiente e i giovani. Da questi ultimi, anche attraverso la Scuola di Alisei, possono partire nuove idee”.

Per dirla con le parole di Lorenzo Colombo, uno dei ragazzi che ha partecipato alla sesta edizione, “dobbiamo passare dalla poltrona, simbolo di una visione individualistica della vita in cui si pensa a stare bene per se stessi e pochi altri, al divano, che rappresenta un benessere più allargato in cui nessuno deve restare in piedi, fare particolare fatica o sentirsi solo”. Un sogno? “Se puoi sognarlo, puoi farlo” diceva Walt Disney. Che partì dall’idea di un topolino e si è visto dove è arrivato.

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.