Attualità

Si incatena al comune di Vimercate: “Ho bisogno di aiuto, non so come andare avanti”

Una clamorosa protesta simbolica, di pochi minuti, ma che la donna spera serva a smuovere le coscienze. 

Incatenata al Comune Vimercate (1)

Ci sono storie che fanno il giro del mondo, mentre altre lo attraversano. E’ il caso della vicenda che ha come protagonista Rose Mary Dele Aimuawosa Iyamu. La donna, originaria della Nigeria, vive in Italia da trent’anni, e le cose le sono andate anche bene fino a che, complici una serie di eventi negativi, tra cui la morte del marito, la fortuna le ha voltato la faccia. Ha sempre vissuto dalle parti di Brescia e dal 2007 si è trasferita a Vimercate.

Oggi alle ore 13 circa il clamoroso gesto simbolico, perchè durato pochi minuti, ma abbastanza eclatante da essere notato. La donna ha deciso di incatenarsi ai cancelli di palazzo Trotti, sede del Municipio, in piazza Unità d’Italia a Vimercate in cerca di un aiuto.

“Ho bisogno di aiuto, sono oltre due anni che l’uomo a cui ho affittato casa mia in Nigeria non paga più l’affitto, ma quella era l’unica mia fonte di sostentamento.” – spiega la donna mentre una catena in acciaio inox e un lucchetto la tengono  ferma al cancello del palazzo comunale – Ho deciso di rivolgermi a voi e di raccontare il mio dramma perchè non so più come andare avanti a vivere. In questi anni ho provato anche tramite un avvocato ad ottenere quanto mi spetta, ma di tutta risposta quell’uomo mi ha minacciata di morte”.

La donna racconta che a fine marzo dopo un aver ricevuto un messaggio vocale dalla Nigeria con le minacce si è anche rivolta ai Carabinieri di Vimercate sporgendo formale denuncia. Le indagini sono in corso, ma nel frattempo la vittima spiega della sua difficile situazione, di aver impegnato tutti i suoi averi, compresi gli anelli e le collane che le erano state regalate dal marito. “Non ho più nulla da vendere e a causa di un incidente non posso lavorare.” Nonostante il sinistro la donna non è mai riuscita ad ottenere il riconoscimento dello stato di invalida.

Adesso chiede che qualcuno le dia una mano a recuperare il credito che le spetta. “Non chiedo l’elemosina e non mi vergogno di quello che sto facendo, protesto per ottenere ciò che è mio di diritto e che mi è negato. Non so come fare, ho anche bisogno dei soldi per magiare.”

La donna si era già rivolta ai servizi sociali del Comune di Vimercate, l’ultima volta ieri quando a suo dire aveva annunciato il clamoroso gesto. Detto, fatto. Dall’altra parte il comune aveva invitato la donna a portare avanti la sua richiesta di aiuto attraverso la procedura che, per  trasparenza e per correttezza nei confronti di tutti i cittadini, prevede che sia necessario presentare una dichiarazione Isee, per conoscere la situazione patrimoniale e reddituale. Da ciò si capisce quale percorso intraprendere.

“La signora che ha fatto questo gesto è già conosciuta e seguita dai nostri servizi sociali, la invito quindi a chiamare gli uffici e fissare l’appuntamento – afferma il primo cittadino Francesco Sartini che aggiunge – Spiace che si arrivi a questi gesti, i servizi sociali sono sempre disponibili ad incontrarla.”

Una clamorosa protesta simbolica, di pochi minuti, ma che la donna spera serva a smuovere le coscienze.

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