Economia

Intervista a Andrea Dell’Orto, vice presidente di Assolombarda: “In Brianza i primi segnali di ripresa”

Sulla Villa Reale: "A nostro parere è necessario passare da un Consorzio a nuove forme di governance quale ad esempio una Fondazione".

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Export, prospettive, ripresa economica e nuove visioni per la cultura a Monza. Andrea Dell’Orto, presidente della sede di Monza e Brianza di Assolombarda e Vice Presidente Esecutivo della Dell’Orto S.p.A, azienda produttrice di sistemi di alimentazione fondata nel 1933, in un’intervista nella redazione di Mbnews ha fatto il punto della situazione riguardo la prospettiva economica post covid in Brianza. 

Da una recente vostra indagine risulta un forte calo dell’export. Come vede la ripresa economica delle imprese in Brianza?

I dati riferiti in particolare all’export descrivono, anche in queste settimane, un momento di difficoltà. Ricordiamo che la Brianza ha raggiunto il meno 13% in questo ambito a causa della pandemia.  I primi segnali di ripresa si sono cominciati però a scorgere già a partire dal mese di giugno. A fine luglio inizieremo infatti  a vedere concretamente qualche evidenza più concreta di ripresa, sempre che, anche a livello europeo, la situazione si definirà meglio. Gli imprenditori brianzoli, in generale, hanno saputo affrontare con estrema razionalità e visione la crisi che ha investito l’intero mercato. Grazie agli ammortizzatori sociali  e soprattutto  all’uso giusto della liquidità, hanno resistito e per questo sarà possibile ripartire in modo fluido già dalle prossime settimane.

Cosa ha fatto e cosa può fare Assolombarda per aiutare le sue associate?

Durante il periodo del lockdown abbiamo svolto un’importante azione informativa per i nostri associati soprattutto tramite il sito. In particolare lo abbiamo potenziato con una nuova sezione dedicata alle informazioni tecniche e agli aggiornamenti relativi alle normative nazionali e regionali inoltre  abbiamo attivato due newsletter speciali  a settimana . E’ un’attivita di comunicazione utile e apprezzata  dalle imprese e non solo. Gli uffici inoltre sono sempre stati a disposizione, attraverso un task force dedicata e a un calendario molto fitto di  webinar tecnici che hanno coinvolto circa 6mila persone.

C’è qualche consiglio che vuole dare ai suoi colleghi imprenditori?

Questa è una crisi diversa da quelle a cui siamo abituati. E’ una crisi globale e proprio per questo è anche difficile affrontarla con gli strumenti che sono sempre stati usati in contesti del genere. E’ quindi necessario capire l’importanza di fare sistema in modo concreto. Solo in questo modo il mondo dell’imprenditoria potrà affrontare insieme una crisi che interessa a livello globale quasi ogni tipo di mercato.

La sua azienda come ha vissuto il periodo del lockdown? E adesso quali sono le prospettive?

Il settore dell’automotive è stato tra quelli più colpiti. Abbiamo riaperto le attività il 4 maggio. E’ stato sicuramente un periodo difficile a livello di fatturato. Per quanto riguarda l’ambito delle moto è quello che tenuto di più: nel corso dei mesi di pandemia è successo un fatto curioso: in tanti hanno riscoperto la passione per la moto e hanno messo mani alle due ruote che avevano magari dimenticato in garage da anni. Chiusi tra casa e box, tanti motociclisti hanno infatti deciso di sistemare i bolidi dimenticati, magari ormai rotti e pieni di polvere, aggiustandoli e cambiando i carburatori. Proprio grazie a questo nuovo filone abbiamo avuto degli ingressi di ordini nuovi e inaspettati e anzi abbiamo potuto riscoprire una nuova fetta di mercato.

Per quanto riguarda il personale (380 dipendenti in Italia, 200 in India e 50 in Cina), stiamo tornando a regime con il lavoro in presenza. La criticità, è evidente, in questo momento è per lo stabilimento in India. Per quanto riguarda invece la Cina e l’Italia stiamo piano piano tornando all’organizzazione pre-covid.

 

Il Covid ha bloccato la cultura, il commercio e il turismo, anche in Brianza. Rispetto agli asset territoriali dove siete impegnati come Assolombarda, in particolare Villa Reale, ci sono dei progetti di rilancio?

Stiamo lavorando per continuare ad avere un ruolo attivo sul territorio di Monza e Brianza. In questo momento la nostra attenzione è rivolta soprattutto alla Villa Reale. Siamo l’unico componente privato del Consorzio di Gestione e in questo senso stiamo cercando di dare un contributo concreto. In particolare stiamo lavorando per portare l’evidenza della necessità di un cambiamento strutturale. A nostro parere è necessario passare da un Consorzio a nuove  forme di governance quale ad esempio una Fondazione. In questo modo ci sarebbe un immediato snellimento della burocrazia e dei processi, con un evidente guadagno in termini di procedure e decisioni.

Parlando invece di azioni territoriali nell’ambito della pandemia, nel corso degli ultimi mesi siamo stati accanto, insieme alle nostre aziende associate, con donazioni e sostegni mirati agli attori che hanno gestito in prima linea l’emergenza sanitaria.

 

Di Matteo Speziali e Paola Brambillasca

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