Scoperta una rete di spaccio di cocaina che partiva da un garage di Concorezzo per finire all’interno di una macelleria etnica di Monza. Un traffico ben strutturato che è venuto alla luce, dopo diversi mesi di indagini.
Oggi, 30 giugno 2020, nelle prime ore dell’alba, nelle Province di Milano, Monza e Pavia, i militari del Comando Provinciale di Milano, hanno dato esecuzione a un ordine di custodia cautelare, emesso dal GIP procedente su richiesta del PM della Procura della Repubblica di Monza, nei confronti di 12 indagati (8 marocchini, 3 italiani ed un venezuelano di età compresa tra i 24 ed i 64 anni), ritenuti responsabili dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Da un garage di Concorezzo alla macelleria monzese
Le indagini, avviate dalla Stazione Carabinieri di Sesto San Giovanni, nel mese di ottobre 2019, e condotte unitamente ai militari della Sezione Operativa della Compagnia, a seguito di varie segnalazioni di famiglie disperate e preoccupate per la diffusione di cocaina tra i propri figli, hanno consentito di documentare l’esistenza di un clan criminale – con al vertice tre componenti di una medesima famiglia, facenti capo al gestore di una macelleria etnica di Monza – che, operando col supporto di altre 4 persone, era dedito alla fornitura di quantitativi considerevoli di cocaina.
L’attività investigativa e il regolare e costante controllo del territorio hanno permesso, in pochi mesi, di identificare i responsabili di circa 150 episodi di detenzione e spaccio di stupefacenti nei comuni di Monza, Sesto San Giovanni e Milano. Le indagini hanno consentito altresì l’individuazione della base operativa del traffico all’interno di una macelleria etnica situata sul territorio di Monza: qui, i principali indagati trasportavano la droga per la consegna al cliente, che poteva entrarne in possesso solo dopo trattative svoltesi sempre nella stessa sede e non prima che il responsabile avesse compiuto, a bordo di monopattino, un giro di controllo dell’isolato per verificare che non “piovesse” per la presenza di Forze dell’Ordine.
E’ stato possibile individuare anche il luogo di occultamento dello stupefacente: un garage situato nel comune di Concorezzo. Infine si è scoperto che la rete di diffusione dello stupefacente, dal comune di Monza, approvvigionava gli spacciatori nei comuni di Sesto San Giovanni e Milano, fornendo profitti settimanali rilevanti ai quattro attori principali.
Cinque soggetti sono quindi finiti in manette per i reati di detenzione di armi da fuoco clandestina e spaccio di sostanze stupefacenti, che avveniva avvalendosi di gergo ad hoc per identificare i quantitativi richiesti (“uno schiaffo”, “un pugno”, “una sberla”). Sono stati inoltre recuperati e sequestrati circa tre chili di cocaina e una pistola con matricola abrasa.
Anche un monzese tra gli arrestati
Dieci, dei dodici destinatari di provvedimento, sono stati rintracciati e sottoposti alla misura cautelare, in quanto i restanti due sono stati individuati fuori territorio nazionale. Durante le operazioni, che hanno visto coinvolte anche le unità cinofile del Gruppo Carabinieri di Orio al Serio, è stato tratto in arresto in flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio un italiano di Monza, classe 1971, colpito da ordinanza, che, esito perquisizione personale e domiciliare, è stato trovato in possesso di circa 50 grammi di cocaina.